Autunno in salita per la politica ercolanese. “Vedrete, diremo, faremo……” promesse al vento, parole e nulla più che caratterizzano la quotidianità di maggioranza e opposizione consiliare. Ormai si identificano mediante lo pseudonimo e non i reali dati anagrafici consiglieri e membri dell’assise locale quasi si trattasse di una commedia alla De Filippo.
In questa rivisitazione dell’immortale capolavoro “Napoli Milionaria” gli ercolanesi aspettano da decenni che “passi la nottata”: notte fatta di vane speranze, di tradimenti eccellenti e soprattutto di sconcertante indifferenza da parte di chi almeno sulla carta sarebbe preposto alla tutela dei cittadini.
Lo stesso attuale sindaco Vincenzo Strazzullo è apparso da subito in ombra e demotivato nei confronti di un territorio che l’ha visto nascere, crescere e operare a livello professionale. Nulla di personale contro il noto camice bianco Strazzullo ma non si comprende come mai al minimo segnale di dissenso sull’operato del primo cittadino nascano inspiegabili polemiche messe in essere con certosina costanza non solo da “fedelissimi del Pd” ma principalmente da pseudo gruppi giovanili legati sotto banco al politucolo di turno e pronti a osteggiare tra le pagine delle piattaforme sociali chi “osa ” segnalare inefficienze e lassismi dell’amministrazione comunale.
Fortunatamente la libertà di stampa è ancora sancita dalla Costituzione Italiana e di conseguenza appare vana qualsivoglia azione destabilizzatrice della corretta informazione. Si sa dove c’è povertà materiale, culturale e civile è facile “pescare” : in questa guerra tra poveri l’unico vincitore è l’immobilismo che attanaglia Ercolano in una spirale di degrado minando al tempo stesso immagine e credibilità di una delle perle più rappresentative del palinsesto turistico campano.
Alfonso Maria Liguori