Provincia di Napoli, approvato Bilancio di previsione

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Con il voto favorevole della maggioranza di centrodestra ed il voto contrario della minoranza, il Consiglio Provinciale di Napoli, presieduto da Luigi Rispoli, ha approvato il Bilancio di previsione per l’esercizio finanziario 2013, la relazione previsionale e programmatica, il bilancio pluriennale 2013-2015 ed i relativi allegati.
Il Gruppo del Pd aveva precedentemente abbandonato l’aula.
La manovra da 430 milioni di euro è stata varata dopo quattro ore di dibattito, che ha visto l’Assemblea esprimersi sui 57 emendamenti presentati dai Consiglieri prima del voto finale alla delibera.
“Siamo un’amministrazione sanissima, che non registra indebitamento nonostante la mannaia della spending review. Siamo un’amministrazione che paga i propri creditori e contribuisce in tal modo al rilancio concreto del sistema produttivo. Siamo un’amministrazione in grado di assicurare servizi fondamentali e vitali per la comunità nel settore scolastico, della viabilità, dell’ambiente ed anche dell’assistenza. Siamo un’amministrazione che interviene sul riassetto delle partecipate e sull’ottimizzazione dei servizi forniti, senza colpire la forza lavoro. Siamo un’a mministrazione che potenzialmente potrebbe fare di più, ma è bloccata da misure anacronistiche quali il patto di stabilità applicato anche a chi non ha debiti: vi sono investimenti bloccati per 130 milioni, disponibili in cassa ma fermi al palo in nome di norme che continuano a strozzare un’e conomia di sviluppo”. Lo ha affermato il presidente della Provincia di Napoli, Antonio Pentangelo in relazione all’approvazione da parte dell’aula di S.Mario la Nova del bilancio 2013.
Un bilancio che vede un gettito complessivo di 436 milioni di euro, circa 140 milioni in meno rispetto al 2012, non essendo più in carico alla Provincia la voce riguardante la Tarsu, di completa competenza dei Comuni attraverso la nuova Tares.
“Nonostante questo – ha continuato Antonio Pentangelo – siamo ancora al fianco dei comuni attraverso la società ambientale Sapna, che con affanno sta cercando di garantire la stabilità nella gestione del ciclo dei rifiuti. Una stabilità a rischio, perché la amministrazioni municipali non sono in grado, non sempre per loro colpe, di garantire il gettito previsto di loro pertinenza”.
Il presidente Pentangelo definisce quello che si va ad approvare un bilancio speciale.
“Potrebbe essere – ha detto – l’ultimo bilancio della Provincia di Napoli, in procinto di essere sostituita dalla Città metropolitana. Non so se si andrà verso questa nuova istituzione, che spero possa essere concreta ed operativa, e non un ente svuotato di poteri e quindi di significato. La situazione è fluida ed il ddl presentato dal Governo naviga in un mare che se non promette tempesta è soggetto sicuramente a diverse burrasche. In ogni caso è un bilancio che consente alla Provincia di Napoli di essere perfettamente operativa, sia che si vada verso la sua abolizione che al suo rinnovo tramite nuove elezioni. Anche per questo abbiamo voluto per quest’ultima fase dell’a mministrazione poter contare su di una giunta “a pieno organico” come quella licenziata la settimana scorsa, che è chiamata a lavorare al massimo della propria potenzialità fino all’ultimo giorno della propria attività, anche se non dovesse esserci alcun tipo di futuro politico”.
Un provvedimento importante infine riguarda i costi della politica. Nel bilancio pluriennale dal 1° luglio 2014, ovvero dalla data in cui secondo il ddl dovrebbe entrare in vigore la Città metropolitana, sono state azzerate le indennità ed i gettoni per presidente, assessori e consiglieri insieme a tutte le spese loro correlate”.
“Un monito ben preciso al Governo – ha concluso Pentangelo – chiamato ad attuare i programmi annunciati nei tempi e nei termini previsti, anche se con un modello ed un processo attuativo che non esito a definire quanto mai incerto, provvisorio e temo inefficace”.
“Lo strumento finanziario approvato oggi è sicuramente importante perché dimostra, ove mai fosse ancora necessario, che la Provincia di Napoli può sopravvivere nonostante i tagli che le sono stati imposti (85 milioni in due anni)”. Lo ha sottolineato l’assessore provinciale al bilancio, Marilena Nasti che ha poi aggiunto: “vogliamo far sentire la nostra voce in maniera forte e convincente soprattutto in quei settori che da sempre hanno rappresentato le competenze primarie dell’Ente (scuole, strade, trasporti) senza dimenticare, come hanno fatto in molti, di prestare la massima attenzione alle nostre aziende partecipate”.
“In molti enti sono state abbandonate al loro destino. Per noi sono importanti, e ci adopereremo perché possano tornare a funzionare in maniera trasparente, con un controllo rigoroso dei loro conti, anche attraverso una dura trattativa con le organizzazioni sindacali” – ha concluso la Nasti.

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