Il presidente Antonio Pentangelo interviene con una propria nota in merito alla situazione della gestione dello smaltimento dei rifiuti e degli incidenti e delle manifestazioni inscenate in questi giorni a Napoli dai lavoratori dei Cub.
“Sto assumendo decisioni difficili e delicate – dice Pentangelo – ai limiti della norma, per assicurare ai cittadini della provincia di non ripiombare nell’incubo dell’emergenza rifiuti.
La Provincia di Napoli si è impegnata col Prefetto di Napoli per assicurare alla Sapna risorse utili a continuare fino alla fine dell’anno nella sua attività di gestione dello smaltimento dei rifiuti, anticipando per conto dei Comuni quei fondi che gli stessi non hanno ancora raccolto tramite la riscossione della TARES. Ovviamente previo certificazione delle singole amministrazioni comunali nei confronti della nostra amministrazione, di restituire le risorse finanziarie anticipate appena riscosse le relative quote di competenza in conto TARES.
Ancora una volta la Provincia di Napoli funge da CASSA CONTINUA per le altre istituzioni, e questo è un segnale assai preoccupante se ci si appresta, come misura di ammodernamento del sistema delle Pubbliche Amministrazioni, ad eliminare proprio l’unica istituzione solvente in Campania”.
“Il paradosso – continua il presidente Pentangelo – è che, visto l’andazzo, anche i lavoratori dei C.U.B. impegnati nel settore del ciclo dei rifiuti che, giustamente disperati per non ricevere alcuno stipendi da parecchi mesi, hanno deciso di assediarci e manifestano contro di noi chiedendo nostri interventi finanziari che non sono di nostra competenza. Fino ad oggi abbiamo provveduto in maniera determinante alla pax sociale nell’area metropolitana, ma questo non potrà andare avanti in eterno, anche se questa istituzione non dovesse morire per “merito” di ingorghi nell’approvazione del ddl del Governo sull’abolizione delle Province e sulla nascita delle Città metropolitane.
Per questo lancio un preciso allarme, perché anche la “ricca” Provincia a breve sarà costretta ad alzare bandiera bianca, per ovvi motivi di legge in quanto non possiamo intervenire ovunque ed in ogni momento a supporto di chi non è in grado di gestire quanto di propria competenza”.