L’Area Trasporti, ha prima inviato due lettere di contestazione, poi ha provveduto ad una diffida formale. Infine il Consiglio Regionale ha approvato, con la legge finanziaria 2013, un’apposita norma per neutralizzare tali aumenti, seguita da ulteriori comunicazioni trasmesse dai miei uffici che invitavano le aziende Consorziate a disapplicare i recenti incrementi tariffari.
Constatata l’illegittimità del comportamento delle società Consorziate, per la grave e reiterata violazione degli obblighi tariffari derivanti dalla legge e dal contratto di servizio in essere, in data 12 settembre 2013, sono stati emanati undici decreti con i quali la Regione dispone:
• di manifestare, fermo restando gli eventuali effetti del grave inadempimento in ordine alle future procedure di evidenza pubblica per l’affidamento dei servizi di TPL in questione, la volontà di richiedere il conseguente risarcimento di tutti i danni derivanti dalla violazione delle norme imperative richiamate nonché dei danni provocati agli utenti, anche nella qualità di ente esponenziale di interessi collettivi;
• di segnalare la fattispecie de qua all’Autorità di regolamentazione dei Trasporti, per l’adozione dei provvedimenti di competenza affinché provveda all’irrogazione della sanzione amministrativa pecuniaria fino al 10% del fatturato aziendale così come espressamente previsto dall’art. 37, comma 3, lettera i), del decreto legge n. 201/2011 convertito con legge n. 214/2011;
• di stabilire che, in via cautelativa e provvisoria sarà trattenuta dai trasferimenti dovuti dalla Regione per l’esercizio dei servizi di trasporto pubblico locale, una somma pari allo 0.50% del relativo fatturato annuale della società destinataria del presente provvedimento.
Prosegue dunque la fondamentale azione volta al ripristino di una situazione di normalità del nostro sistema di trasporto, dove al centro siano finalmente posti unicamente gli interessi degli utenti.