Alla fine della “Festa della Tammorra Città di Sant Anastasia” i più entusiasti sono il gruppo giovanile dell’associazione “San Ciro Onlus” impegnati certamente nel ripescare e far rivivere “Le nostre radici”, denominazione del progetto generale del sodalizio, ma proiettati ad essere parte attiva e costruttiva di momenti di sana convivenza e giovialità paesana. Se il bilancio della terza edizione della festa è positivo, se da tutta la Campania sono arrivati maestri, chiedendo – ad es. – di suonare e ballare anche ritmi cilentani, oltre alle note paranze vesuviane, con appassionati e curiosi mescolati a centinaia di cittadini del territorio, se si sono riversati tutti in piazza Madonna dell’Arco addobbata come un paesaggio campestre, il merito va anche al gruppo giovani della San Ciro, che ha “firmato” l’idea, il programma e la realizzazione.
“Ringraziamo gli sponsor come La Dolce Sosta e l’associazione Musica e Cultura di Somma Vesuviana che ci ha offerto la sua collaborazione per la nostra festa che è ormai la festa degli anastasiani, divenuta appuntamento fisso – dicono i responsabili della San Ciro – così come un sentito ringraziamento va al sindaco Carmine Esposito, sempre sensibile alle iniziative finalizzate alla promozione e alla rivalutazione del territorio”.
“Il nostro è un progetto che continua grazie all’amore, alla passione e alla voglia del gruppo adulti e giovani dell’associazione. La Festa della Tammorra è giunta alla terza edizione e da due anni ha ottenuto il patrocinio da parte del comune di Sant’Anastasia proprio perché tende a riscoprire antichi valori e tradizioni delle nostre terre. Quest’anno – dice Marianna Visone, a nome dei giovani dell’associazione – è stata più completa perché siamo riusciti ad avere i tipici carretti che caratterizzano le kermesse tammorristiche. E l’interesse dimostrato dai cittadini, unito alla curiosità ed alla meraviglia, ha sancito il successo della sfilata dei carri, a suon di tammorre, attraverso tutto il paese: partiti da P.zza del Lavoro, percorrendo via E. Merone, via Arco, via Marconi, via Primicerio, via Casamiranda, via Mario de Rosa, corso Umberto I, via Somma, via D’Auria, sono arrivati in via Arco per sostare presso il Santuario ad omaggiare e salutare la Madonna dell’Arco. Noi giovani siamo ovviamente molto soddisfatti, perché sono intervenute paranze molto note a movimentare e allietare le due serate, dal vesuviano e dintorni, circa una ventina. Abbiamo superato circa 3 migliaia di visitatori e siamo felicissimi di essere conosciuti anche in altri paesi per la festa della tammorra e soprattutto di aver condiviso con la gente la nostra iniziativa. L’associazione San Ciro onlus, da alcuni anni è affiancata da giovani determinati, dinamici e soprattutto con la voglia di aiutare il prossimo, infatti sono sia il presente che il futuro dell’Associazione. Come da tradizione, l’Associazione San Ciro Onlus ha offerto a tutti i presenti la famosissima “pasta e fagioli”, apprezzata da ogni persona che l’ha provata e soprattutto erano felici di poter far beneficenza con un minimo contributo. Il ricavato verrà devoluto alla ricerca contro le malattie leucemiche e tumori infantili. Il motto che ci guida in ogni iniziativa è “donare un sorriso ad un bambino dà senso alla nostra vita, aiutaci ad aiutare”. Ringraziamo tutte le persone che ci hanno aiutato ad organizzare l’evento, dai carrettisti ai venditori, dal nostro Presidente a tutti i volontari”.