Carabinieri e Finanzieri, al termine di un’indagine coordinata dalla Procura di Torre Annunziata e diretta dal procuratore Alessandro Pennasilico , hanno eseguito 21 misure cautelari di obbligo di dimora, a seguito di ordinanza emessa dal Gip del Tribunale oplontino, nei confronti di altrettanti soggetti ritenuti responsabili del reato di truffa aggravata continuata ai danni. L’ultima puntata di questo scandalo riguarda finti ciechi che percepivano illegalmente l’indennità di accompagnamento.
Gli investigatori hanno non solo eseguito le misure a carico delle persone sottoposte a indagine ma, hanno anche sottoposto a sequestro beni consistenti in appartamenti, auto e moto, per un valore di un milione e 200 mila euro. Le indagini, che hanno coinvolto i comuni di Pompei, Boscoreale, Poggiomarino, Torre Annunziata, Striano, Torre del Greco, Vico Equense, Piano di Sorrento, Massa Lubrense, Sant’Agnello e Castellammare di Stabia, sono partite nel gennaio scorso.
Le persone indagate, solo sulla carta invalidi, ma nella realtà persone normalissime e autosufficienti, per mesi sono state monitorate dai carabinieri di Pompei e in diversi casi filmate dagli investigatori muniti di telecamere, che ne riprendevano la vita tranquilla e senza problemi.
«Le risultanze investigative – spiega il Procuratore Pennasilico – hanno consentito di acclarare come tutti gli indagati, verosimilmente coadiuvati da altri soggetti privati o pubblici ufficiali e in esecuzione di un medesimo disegno criminoso, simulando un presunto stato di cecità assoluta abbiano indotto la Commissione sanitaria a ritenere erroneamente la sussistenza di un totale deficit visivo. La truffa avrebbe complessivamente fruttato agli indagati ammonta circa un milione e 700 mila euro.
Sottoposti a sequestro conti correnti bancari e postali, dossier titoli, polizze assicurative, terreni, appartamenti e veicoli a motore per consentire la rivalsa dello Stato per il danno erariale subito.