Gli investigatori hanno non solo eseguito le misure a carico delle persone sottoposte a indagine ma, hanno anche sottoposto a sequestro beni consistenti in appartamenti, auto e moto, per un valore di un milione e 200 mila euro. Le indagini, che hanno coinvolto i comuni di Pompei, Boscoreale, Poggiomarino, Torre Annunziata, Striano, Torre del Greco, Vico Equense, Piano di Sorrento, Massa Lubrense, Sant’Agnello e Castellammare di Stabia, sono partite nel gennaio scorso.
Le persone indagate, solo sulla carta invalidi, ma nella realtà persone normalissime e autosufficienti, per mesi sono state monitorate dai carabinieri di Pompei e in diversi casi filmate dagli investigatori muniti di telecamere, che ne riprendevano la vita tranquilla e senza problemi.
«Le risultanze investigative – spiega il Procuratore Pennasilico – hanno consentito di acclarare come tutti gli indagati, verosimilmente coadiuvati da altri soggetti privati o pubblici ufficiali e in esecuzione di un medesimo disegno criminoso, simulando un presunto stato di cecità assoluta abbiano indotto la Commissione sanitaria a ritenere erroneamente la sussistenza di un totale deficit visivo. La truffa avrebbe complessivamente fruttato agli indagati ammonta circa un milione e 700 mila euro.
Sottoposti a sequestro conti correnti bancari e postali, dossier titoli, polizze assicurative, terreni, appartamenti e veicoli a motore per consentire la rivalsa dello Stato per il danno erariale subito.