“Da circa quattro mesi – spiega Nappi – il Consiglio regionale rinvia un provvedimento senza il quale decine di persone e molte aziende non possono riscuotere quanto la Regione deve per debiti contratti tantissimo tempo fa. Un atteggiamento, questo, che denota una noncuranza e una strafottenza che non fanno onore a chi, invece, dovrebbe avere la piena consapevolezza delle difficoltà nelle quali versano le nostre aziende e le nostre famiglie. Parliamo di debiti – sottolinea il consigliere regionale – molti dei quali sono stati riconosciuti dalla Magistratura, sia ordinaria che amministrativa, con sentenze datate da mesi o addirittura anni; somme il cui pagamento può significare la sopravvivenza di un’azienda, o la possibilità per una famiglia di provvedere alla propria sussistenza. E’ qui il caso di ricordare – rileva Nappi – che recentemente il Governo ha varato provvedimenti finalizzati al pagamento dei debiti della Pubblica amministrazione al fine di sostenere la nostra economia.”
“D’altronde – prosegue – la legge finanziaria 2013 prevede che il Consiglio regionale debba procedere al riconoscimento dei debiti fuori bilancio entro sessanta giorni dal completamento della procedura di competenza della Giunta. L’elenco che ieri è stato rinviato per l’ennesima volta, nonostante una mia specifica richiesta di inversione dell’ordine del giorno, contiene obbligazioni scadute anche da 4 o 5 mesi. Con questo ennesimo rinvio, i Consiglieri regionali, che hanno votato contro l’inversione dell’ordine del giorno non solo non hanno adempiuto a quanto previsto dalla legge, ma si sono assunti gravi responsabilità morali e, molto probabilmente, anche di tipo economico per il danno erariale provocato dalla maturazione di ulteriori interessi derivanti – chiude Nappi – dall’ingiustificato ritardo nel pagamento di quanto dovuto.”