Ercolano, aria di ricandidatura per il sindaco Strazzullo

strazzulloAria di ricandidatura a Ercolano per l’attuale sindaco Vincenzo Strazzullo. Il leader del Pd starebbe ricompattando le fila locali del partito “concedendo attenzione” a consiglieri sino ad oggi grandi esclusi dalla kermesse amministrativa locale. Era nell’aria da tempo: troppo evidenti i temporeggiamenti di Strazzullo, le lentezze operative di un abile politico che evidentemente contava di riordinare le schiere dei fedelissimi ad un passo dalle prossime amministrative comunali.

In questa sorta di letargo politico in cui Ercolano è piombata all’indomani dell’ultimo passaggio elettorale Strazzullo è riuscito a tenere in serbo assi nella manica indispensabili al termine del mandato per impostare la nuova campagna elettorale.

 

Ed ecco come pedine fondamentali del Pd che sino ad ieri boicottavano apertamente il primo cittadino ora lo difendono a spada tratta pronti a investire nuovamente su Strazzullo. Ad un’analisi obiettiva dei fatti c’è poco da stare allegri: disfunzioni logistiche e inefficienze non si contano all’interno di una comunità vesuviana che ha guadagnato ben poco in termini di produttività e occupazione con l’attuale sindaco.

Figlio di questi luoghi Strazzullo aveva lasciato intendere in periodo elettorale di prodigarsi in modo instancabile per l’amata città “natale” una volta eletto. Non si tratta di puntare il dito contro alcuno nè di polemizzare “sparando nel mucchio”: al contrario si tenta di valutare con obiettività le cause che nel tempo hanno portato una cittadina che vanta duemila anni di storia a suscitare ilarità e diffidenza agli occhi del palinsesto turistico mondiale. Questo è un fatto, non c’è discussione a meno che qualche amministratore comunale non intenda ulteriormente offendere l’intelligenza degli ercolanesi paventando un paese “modello” e privo di problematiche socio economiche. Della serie: “presepe e pastori” a Ercolano sembrerebbero destinati a non mutare nonostante (parafrasando una celebre commedia di De Filippo) i residenti alla domanda: “ Vi piace il presepe?” rispondano fermamente “no”.

Alfonso Maria Liguori

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