Pompei, assise comunale al vetriolo. Opposizione incandescente. Nessuna sfiducia al sindaco

conferenza pompeiIl sindaco resta stabile sulla poltrona di palazzo De Fusco. Nessuna sfiducia. La maggioranza fa scudo attorno al primo cittadino approvando i punti messi all’ordine del giorno (debiti fuori bilancio inclusi). Eccezion fatta per il consigliere Luigi Amitrano, gli altri consiglieri di maggioranza hanno votato a favore. E’ la cronaca di un consiglio comunale teso, dai toni accesi, che si è trascinato per ore. E’ il racconto di un’opposizione aggueritissima che ha chiamato in causa l’intero consiglio comunale a dare risposte concrete in merito ad una marea di questioni.  Dopo un minuto di raccoglimento in ricordo della tragedia di Lampedusa, si è dibattuto davvero di tutto, sforando di non poco i punti che erano stati messi all’ordine del giorno. I temi che hanno infiammato i banchi dell’aula comunale possono essere così riassunti:

Aumento imposta Imu sulla seconda casa (rincarata dal 9 al 10,6 per mille). Per il vicesindaco Claudio Alfano una scelta obbligata per far fronte ai tagli sui trasferimenti statali agli enti comunali;

Costi per l’imminente festa “Città di Pompei” per la quale è previsto un capitolo di spesa pari a 400mila euro;

“Casa Borrelli” per la quale è stato nominato un collegio di tre consulenti che provederanno a liquidare la società Aspide per ultimare di fatto il processo di esternalizzazione. La casa di riposo sarà gestita dal consorzio di cooperative “Filipendo” di Aversa;

Questione cimitero. Il camposanto cittadino è stato esternalizzato ed è gestito attualmente dalla società Mirca. Privatizzazione in seguito alla quale le tariffe per i servizi cimiteriali sono schizzate alle stelle. E si invoca la costruzione dei nuovi loculi per la quale, molti cittadini pompeiani hanno versato per “l’acquisto in potenza” (si attende infatti ancora l’ok della soprintendenza archeologica) una prima tranche di circa 2.000,00 euro;

Canoni di locazione pagati dal Comune di Pompei per le sedi di diversi uffici. Costi che stridono con la possibilità di poter disporre di alcune proprietà comunali (es. stabile della Pretura di via Lepanto) abbattendo spese annue considerevoli.

Questi i temi maggiormente dibattuti. Ad essi si sono aggiunti una serie di altri problemi attenzionati dall’opposizione alla maggioranza consiliare. Per la questione dei servizi comunali privatizzati emerge un dato significativo: continuano ad essere previsti capitoli di spesa per attività che, di fatto, sono gestite da privati. E’ questo è il caso del cimitero e della casa di riposo “Carmine Borrelli”.

A tal proposito, ha dichiarato il consigliere d’opposizione Alberto Robetti: “Visto che il cimitero, così come pure la “Carmine Borelli” sono stati affidati, ci chiediamo come mai si prevedano ancora capitoli di spesa per queste strutture? Trasferimenti di soldi previsti nel piano triennale delle opere pubbliche 2013/15. Se i servizi sono stati esternalizzati il comune non deve più un euro.

Sulla questione della casa di riposo “Carmine Borrelli” è intervenuto a gran voce anche il consigliere Alfredo Benincasa che ha affermato: ” E’ preoccupante che in riferimento all’attività della struttura manchino i bilanci del 2012 e del 2013. Questo è un dato a dir poco allarmante anche perchè prima di privatizzare un servizio bisognerebbe capire in quali condizioni versa”.

A rispondere a Benincasa è stato il sindaco in persona Claudio D’Alessio che ha dichiarato: “ Si è pensato di procedere all’esternalizzazione dei servizi laddove si ravvisavano delle difficoltà di gestione da parte dell’ente comunale. La mia intenzione è quella di proseguire nella direzione degli affidamenti dei servizi comunali nella misura in cui essi portino vantaggio agli interessi dei cittadini”.

Parole nette quelle di D’Alessio che esprimono una volontà netta, chiara. Fra i vari punti dibattuti, quello dell’affaire loculi d’oro ha tenuto banco per gran parte del consiglio comunale. Come accennato sopra, molti pompeiani hanno versato una prima rata di circa 2.000,00 a fronte dell’assegnazione di un loculo. Ma i loculi non sono stati ancora costruiti e secondo Benincasa “non c’è un capitolo di bilancio che dia conto dell’importo complessivo derivante dalla riscossione della prima rata versata dai cittadini“. I cittadini hanno pagato, e i soldi dove sono? Questa è la domanda ricorrente fra i più. Anche perchè nel consiglio comunale si è appreso che manca ancora l’ok della soprintendenza archeologica per l’approvazione del progetto di variante. Si attende di capire se dovranno essere effettuati i saggi scientifici prima di procedere allo scavo per la costruzione dei loculi.

Un consiglio comunale interminabile. Forse davvero troppo lungo ed estenuante. E mentre la maggioranza e l’opposizione consiliari si scontrano, nel mezzo ci sono sempre i cittadini che chiedono di vederci chiaro su più questioni. Invocano  maggiore trasparenza. Risposte esaustive a domande chiare. E’  forse chiedere troppo?

Marianna Di Paolo

 

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