
Chi si attendeva una Givova Scafati schiacciasassi è stato subito smentito. E’ bastato un solo incontro di campionato per rendersi conto che non sarà facile imporsi nel campionato di Divisione Nazionale B.
All’esordio stagionale tra le mura amiche del PalaMangano, è arrivata di misura e al fotofinish la vittoria della compagine dell’Agro, che è riuscita ad imporsi 71-69 sull’Ambrosia Bisceglie.
Il successo è opera dell’ex di turno, Vincenzo Di Capua: il playmaker, con una tripla a pochi secondi dalla sirena, è riuscito a regalare il primo urrà stagionale alla sua squadra.
Nella prima parte, la sfida tra le due formazioni si è presentata equilibrata e combattuta.
Nella ripresa, invece, i pugliesi hanno dato sin da subito l’impressione di voler fare bottino pieno, portandosi in vantaggio anche di dieci punti, facendo leva sulla difesa a zona 2-3, che ha messo in seria apprensione i locali, incapaci di trovare con continuità la via del canestro. Poi, però, l’ago della bilancia ha cominciato a pendere dalla parte opposta: Scafati, aiutata dal calore dei propri supporters, è riuscita a ricucire lo strappo in pochi minuti e a chiudere definitivamente il match, grazie alla chirurgica precisione e alla freddezza di Di Capua (11), autore di una buona prova, così come Canavesi (15) e Ruggiero (15).
«Non mi aspettavo una galoppata – ha ammesso il trainer gialloblù Domenico Sorgentone – e credo che non ce ne saranno mai in questa stagione, figuriamoci dopo un precampionato conclusosi amaramente e soprattutto all’esordio, quando ci sono ancora molte cose da mettere a posto e quando giochi in casa, con le pressioni sul collo e al cospetto di una formazione così ostica e rognosa, dotata di un organico importante».
Una partita condita da tanti errori, anche banali, che hanno condizionato l’andamento dell’incontro, che sembrava essere saldamente nelle mani dei padroni di casa. Gli ospiti hanno anche rischiato di fare bottino pieno, se non fosse stato per quella tripla di Di Capua ad un passo dal termine del match. «Siamo stati stolti a perdere l’inerzia, commettendo errori gravi. Abbiamo avuto un totale appannamento. Poi, grazie alla difesa a zona – ha proseguito il tecnico ex Chieti – e a qualche buona giocata di Chiagig, siamo riusciti a raddrizzare la partita e a spuntarla».
L’inserimento in organico degli ultimi arrivati Chiacig e Moruzzi è apparso ancora allo stato primordiale. Il primo ha avuto un discreto minutaggio (22’) ed è riuscito ugualmente a dare un buon contributo, sia in termini di punti (11), che di rimbalzi (6) e stoppate (3). Il secondo, invece, si è visto in campo molto meno (7’) ed è palesemente apparso avulso dal gioco e dagli schemi: avrà bisogno ancora di tempo prima di inserirsi a pieno regime e di poter dare il suo reale contributo. «Servono ancora un po’ di allenamenti – ha chiosato Sorgentone – per vendere Chiacig e Moruzzi pienamente inseriti nel gioco e negli schemi. Non tutti, si è visto, sono ancora in grado di giocare con loro».
Antonio Pollioso