“Dispiace constatare che Renzi abbia preferito rinunciare a un pezzo di storia fondativa del partito democratico, anche a una parte della sua identità, preferendo il trasformismo di Franceschini e il reclutamento sui territori di qualche vetero comunista alla ricerca di una nuova e improbabile verginità politica. In questo modo è difficile innovare”.
Lo dichiara Simone Valiante, deputato di Pagani (Sa) e membro della segreteria nazionale del Partito democratico. “Leggendo l’intervista di Cuperlo di ieri sul Corriere della Sera trovo invece – aggiunge Valiante – positiva l’idea di un partito aperto, più inclusivo, rispettoso delle storie politiche e degli uomini che le rappresentano e che guarda al futuro con una visione meno leaderistica e più dinamica.
Da questo punto di vista –conclude l’esponente del pd – mi ha colpito positivamente l’idea di Cuperlo di un partito che anche in Europa superi il vecchio modello di socialismo europeo”.