“ll fenomeno, causato dall’abusivo smaltimento e dall’abbandono incontrollato di rifiuti urbani, di rifiuti speciali, pericolosi e non, interessa ampie aree del territorio campano nel quadrilatero compreso tra il litorale domitio, l’agro aversano-atellano, l’agro acerrano-nolano e vesuviano e la città di Napoli, noto come “Terra dei Fuochi”, con conseguenze gravi sulla salute, sull’ambiente e sulla sicurezza – ricorda Amente – Per far sì che questo fenomeno possa essere debellato c’è bisogno di maggiori controlli ed in virtù di ciò la Regione ha deciso di finanziare i Comuni delle Province di Napoli e Caserta”. Il numero di roghi tossici, grazie in particolar modo all’aumento di attività di vigilanza, dal primo semestre del 2012 al primo semestre del 2013 è sceso da 2110 a 1142.
“I risultati incoraggianti sono arrivati grazie al coinvolgimento di soggetti istituzionali, rappresentanti di categorie economiche, enti locali, associazioni ambientaliste – ha concluso il consigliere del Popolo della Libertà – Sono state intensificate le attività di prevenzione, controllo e rimozione di rifiuti lungo le strade, nonché di prevenzione e repressione dello smaltimento illegale ottenuto mediante roghi in luoghi pubblici e privati”.