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A Benevento la prima trasferta per la Nuova Polisportiva Stabia

Orazzo StefanoRinfrancata dopo la buona prova casalinga all’esordio, la N.P. Stabia si prepara alla seconda giornata di campionato che la vedrà scendere sul parquet del PalaParente alle 18:00 di domenica prossima contro i padroni di casa della Pallacanestro Benevento (arbitri Peluso di Avellino e Di Martino di Scafati). Gli stabiesi avranno di nuovo in panchina Coach Aldo Festinese, rientrante dopo aver scontato una giornata di squalifica, il quale sfiderà il collega Coach Orlando Menduto, come tante volte successo in campo in passato per i due ottimi ex giocatori.

Benevento è reduce da una sonante vittoria alla prima giornata sul non facile campo di Trani (65-93), dove ha mostrato grande solidità dopo un pre campionato convincente e dal gioco corale ed equilibrato. Uno dei punti di forza del roster sannita è sicuramente il play casertano Rino Tomasiello, giocatore di grande esperienza che ha calcato i migliori palcoscenici di tutte le categorie superiori. Insieme a lui il pivot ucraino Kushchev, la guardia Fabiano, l’ala forte Parlato e l’altra ala Pasquale De Martino, originario di Gragnano, che all’esordio pugliese ha scritto a referto ben 25 punti. Pronti ad entrare dalla panchina per Coach Menduto, il play-guardia Norcino, l’esterno Ronconi e l’ala Marti.

Un organico davvero forte che gli stabiesi proveranno ad impensierire con la grinta mostrata una settimana fa tra le mura amiche. A tal proposito abbiamo chiesto all’ultimo arrivato tra le fila gialloblù, il pivot Stefano Orazzo (nella foto), un parere proprio sulla prossima sfida:
“Sappiamo benissimo cosa ci aspetta. Sarà una gara dura, anzi durissima. Il livello del campionato si è alzato, molti giocatori di categorie superiori faticano a trovare squadra per via della crisi del movimento e si sono accasati in DNC, proprio come a Benevento. Noi siamo un gruppo giovane e dinamico, lo zoccolo duro della scorsa stagione è motivato per mettersi in mostra in questa prestigiosa avventura, a questo si aggiunge un giusto mix di esperienza dei nuovi arrivati.”

Come stai vivendo quest’avventura dopo qualche anno lontano dall’attività agonistica?

“Tutto è nato quando il nostro Coach Aldo Festinese mi fece questa proposta; all’inizio ero un po’ titubante perché sapevo benissimo di dover faticare tanto per rimettermi in sesto, qui ha giocato un ruolo fondamentale il mio “mentore” Errico Pappalardo. Queste due persone sono per me sinonimo di professionalità e affidabilità. La carta d’identità non gioca a mio favore, l’età media è molto bassa e mi sono ritrovato ad essere il più anziano! Allo stesso tempo è una bella sensazione provare ad essere d’aiuto ai più giovani, proprio come lo furono per me allora i grandi giocatori Ruggiero, Martoriello e Festinese, figure fondamentali per la mia crescita umana e cestistica”

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