Un 52enne pluripregiudicato, si è introdotto, circa 10 giorni fa, nell’abitazione della ex moglie, ove la stessa convive con i loro 4 figli tutti minorenni e, dopo aver manomesso il piano cottura, ha posizionato un tubicino alla bombola del gas in modo tale da saturare i locali dell’intera abitazione, con l’intenzione di uccidere tutti per avvelenamento o per esplosione.
L’ignara donna, risvegliatasi a seguito del forte odore di gas, si rendeva conto della tragedia che di lì a poco, sarebbe potuta avvenire, chiamando subito la Polizia.
Gli agenti del Commissariato di P.S. “Portici-Ercolano”, intervenuti nel Comune di Ercolano, nella circostanza, hanno accertato che, effettivamente, era stato sabotato l’impianto di erogazione del gas della cucina ritrovando, sul piano cottura, un berretto di lana, riconosciuto sia dall’ex moglie, che dai figli, come quello appartenente all’ex capofamiglia.
A seguito di serrate indagini, avviate nell’immediatezza dai poliziotti, in sinergia con la Procura della Repubblica di Napoli, è stato emesso nei confronti dell’uomo un’ordinanza di custodia cautelare in carcere.
La Polizia Scientifica, in possesso del berretto dimenticato in casa, effettuerà l’esame del DNA nella comparazione del profilo genetico con i mozziconi di sigarette, volutamente fatte fumare dall’uomo in Commissariato, in occasione della sua convocazione.
L’uomo, infatti, denunciato più volte a seguito dei suoi comportamenti violenti in ambito familiare, così come più volte aveva formulato minacce di morte nei confronti della ex moglie, è stato arrestato, stamani, dai poliziotti che lo hanno condotto in carcere.