“Lacryma, lapilli e suoni” è il nome della manifestazione che si terrà il prossimo sabato a Terzigno. Un evento organizzato dal Comune, in onore del vino Lacryma Christi, uno dei più famosi al mondo, che si produce sul Vesuvio. La festa inizierà ufficialmente venerdì 11 con un convegno che si terrà nella sala consiliare del Comune, dal titolo “Il vino, dalla quantità alla qualità”. Un pool di enologhi e produttori del posto si confronterà sul futuro della produzione vinicola a Terzigno, in presenza del sindaco Stefano Pagano. Per sconfiggere la concorrenza sempre più agguerrita e mantenere alti gli standard della qualità del vino, è necessario innalzare il livello dei produttori.
Sabato mattina nella piazza della città verrà riproposta la pigiatura con i piedi, il sistema tradizionale con cui veniva prodotto il vino prima dell’introduzione dei sistemi di pigiatura meccanica. Una tradizione ormai abbandonata dalle imprese vinicole piccole e grandi, che invece è considerata perfetta. La pigiatura infatti, non deve rompere i vinaccioli e i raspi, ma operare la fenditura dell’acino, con una leggera pressione. Sabato sera, a piazza Troiano Caracciolo del Sole si esibiranno trenta gruppi che intoneranno i canti antichi dell’area vesuviana. Tammorra e tradizione quindi, per celebrare il buon vino, in occasione della vicina vendemmia.
Sarà celebrata l’arte di “zì Fedele”, un cultore della tammorra, che ha creato un versione terzignese della musica popolare vesuviana. Durante la serata in piazza verranno aperte le cantine, dove sarà possibile degustare il vino prodotto dalle imprese locali e gustare i prodotti tipici dell’area vesuviana. “La manifestazione servirà a dare valore alle eccellenze del nostro territorio, in un periodo importante come il centenario dell’autonomia di Terzigno, che stiamo celebrando col massimo impegno”.
Giovanna Sorrentino