Dopo il live d’apertura con Enrico Pieranunzi, l’edizione winter di Pomigliano Jazz prosegue con l’atteso concerto di Bobo Stenson. Il jazzista svedese, considerato uno dei più creativi e indiscutibili capiscuola del pianismo jazz europeo, presenta venerdì 18 ottobre alle 20.30, alla Cappella Mauro di Napoli (ZTL – Zurzolo Teatro Live), il suo intimo e imprevedibile piano solo. Tra i prossimi appuntamenti in programma per la rassegna diretta da Onofiro Piccolo: Richard Galliano il 29 ottobre, il duo Hamid Drake e Pasquale Mirra il 31 ottobre, Antonello Salis il 5 novembre e gran finale con “Il Pergolese”, prima nazionale del nuovo lavoro discografico di Maria Pia De Vito, Francois Couturier, Anja Lechner e Michele Rabbia, il 9 novembre.
Musicista raffinato, dallo spiccato senso lirico, tra i pianisti di punta della discografia ECM, Bobo Stenson ha contribuito a ridefinire le coordinate del jazz nordeuropeo e l’estetica dell’etichetta tedesca, lasciando il suo personale marchio in registrazioni memorabili di Don Cherry, Jan Garbarek, Charles Lloyd e Tomasz Stanko. Da oltre dieci anni porta avanti con il suo trio un percorso musicale stilisticamente originale, che ha conseguito piena maturità e consapevolezza, portato in scena nei principali festival e teatri del mondo con successo. Stenson è un pianista eccelso che fin dagli esordi ha lasciato intravvedere grandi doti tecniche e straordinarie capacità improvvisative.
Già agli inizi degli anni Sessanta, infatti, si fece notare a Stoccolma accompagnando una lunga serie di jazzisti americani, fra i quali Sonny Rollins, Stan Getz e Gary Burton. Nella sua vasta produzione discografica si trovano oltre a brani originali anche composizioni e rivisitazioni di Ornette Coleman – di cui è uno dei migliori interpreti – di Henry Purcell, Bill Evans, Charles Ives, Alban Berg, Astor Piazzola, insieme a musiche derivanti dalla tradizione popolare svedese. Un musicista poliedrico capace di trarre ispirazione da varie fonti, dal jazz quanto dalla musica classica e contemporanea. La sua produzione musicale, originale e a tratti post-moderna, attraversa epoche e stili senza mai cadere nel banale. Tra i dischi a suo nome per la ECM spiccano “Reflection”, “Serenity”, “Goodbye”e il recente “Indicum” con il fido Andres Jormin al contrabbasso e il giovane Jon Falt alla batteria.