Castellammare: quando il killer diventa buddista

CatelloRomanoChiede di poter vedere il maestro Zen e di mangiare cibo vegetariano in carcere. Catello Romano, il giovane killer di camorra che a diciannove anni prese parte all’omicidio del consigliere comunale del Pd Gino Tommasino, abbraccia il buddismo e non vuole rinunciare alla cura spirituale.

E la Cassazione gli dà ragione: il magistrato di sorveglianza e la direzione del carcere di Novara dov’è detenuto, dovranno tenere in giusta considerazione i diritti che sono garantiti dalla Costituzione.

“A noi sembra – spiegano il prete anticamorra Don Aniello Manganiello ed il leader degli ecorottamatori Verdi Francesco Emilio Borrelli – che cominciano ad avere meno diritti e privilegi le persone oneste che vivono fuori dalle carceri. Chi vuole mangiare vegetariano o avere un maestro zen deve pagare. Un detenuto soprattutto se camorrista e assassino deve scontare la pena con dignità ma senza privilegi o benefit a carico della collettività. Sul NO all’ indulto siamo al 100% con RENZI. La priorità sono le vittime e le persone perbene non i criminali!”.

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