L’operazione, denominata Compagnia delle indie, coordinata dalla Procura della Repubblica presso il Tribunale di Napoli, è volta allo smantellamento di quattro organizzazioni criminali a carattere transnazionale (43 le persone complessivamente indagate), rispettivamente guidati da un indiano, un cinese e due napoletani.
Tali organizzazioni commissionavano la produzione di capi di abbigliamento e accessori a industrie in Cina o nell’hinterland campano o casertano. Le merci contraffatte provenienti dall’estero partivano occultate con carichi di copertura e venivano sdoganate nei porti del nord Europa, da dove venivano trasportate in vari Paesi dell’Unione Europea, tra cui l’Italia.
Nell’ambito delle indagini svolte, anche grazie a tecniche investigative all’avanguardia, è stato possibile, in numerose azioni repressive, sequestrare oltre 1.400.000 capi di abbigliamento, occhiali, articoli di pelletteria e accessori di pregevole fattura delle più famose griffes, nonché 18 locali adibiti a opifici clandestini e a depositi di merce, 43 tra macchinari industriali e banchi da lavoro e 10 automezzi.