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Napoli, referendum: consiglio comunale slitta per mancanza numero legale:

Comune di NapoliChe questo consiglio comunale fosse nato sotto una cattiva stella lo si è capito subito quando il consigliere comunale Carmine Attanasio è intervenuto ai sensi dell’articolo 37 sminuendo uno ad uno il valore dei sei quesiti referendari proposti da una parte del PD. “Questi referendum – ha detto Attanasio nel suo intervento – sono strumentali ed anche scritti male ed il sesto, a mio parere, addirittura irricevibile”.

“Attanasio durante il suo intervento è stato più volte interrotto dal consigliere del PD Antonio Borriello, afferma la consigliera Teresa Caiazzo, e questo è un atto gravissimo considerato che i consiglieri comunali devono potersi esprimere compiutamente su questioni anche politiche che afferiscono a tematiche all’ordine del giorno in città”.

Dopo la discussione dell’art. 37 il Consigliere Borriello ha chiesto l’inversione dell’ordine dei lavori e di fronte al fatto che l’aula era palesemente intenzionata a rispettare lo stesso ordine dei lavori, così com’era stato deciso dalla conferenza dei capigruppo, ha chiesto la votazione per appello nominale che ha generato l’uscita dell’opposizione fuori dall’aula. Per il PD erano assenti tre consiglieri su quattro. Mentre sei consiglieri di Italia dei Valori sono usciti dall’aula.

Presenti 23 consiglieri alla votazione il Consiglio si è sciolto. Davanti ai drammatici problemi di carattere ambientale che affliggono la nostra area metropolitana, alcuni consiglieri comunali, per squallidi tatticismi politici, fanno venire meno il numero legale, concludono Carmine Attanasio e Teresa Caiazzo, chiediamo l’immediata riconvocazione della monotematica sull’ambiente!

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