”Il Tar ha accolto il nostro ricorso cautelare e già da questa sera lo Stir di Tufino (Napoli) riprenderà a funzionare”. Lo fa sapere il presidente della presidente della Provincia di Napoli, Antonio Pentangelo. ”In ogni caso stava per prevalere già in tutti il senso di responsabilità – prosegue Pentangelo – oggi mi incontrerò col prefetto di Napoli, la cui opera è stata preziosissma”.
“Lo sospensiva del Tar all’ ordinanza del Primo cittadino di Tufino che aveva chiuso lo stir situato sul suo comune con un atto estremamente discutibile – denuncia il leader degli ecorottamatori Verdi Francesco Emilio Borrelli – evita momentaneamente il collasso del sistema. L’ impianto resterà aperto fino al 14 novembre quando sempre il tar entrerà nel merito valutando anche le ragioni Sindaco Mascolo. Noi riteniamo che il Primo cittadino di Tufino abbia agito per motivi politici e senza alcun fondamento giuridico come tra l’ altro dimostrano anche le sue parole dopo l’ incontro di stamane con il Prefetto di Napoli in cui annuncia che l’ impianto riaprirà anche alla luce dell’esito dell’incontro e degli impegni che sono stati assunti in queste ore.. Non si può mettere a rischio l’ intero sistema di raccolta e smaltimento rifiuti della provincia per fare pressioni politiche.
Il controllo ambientale e sul funzionamento degli stir è una cosa seria su cui non si può scherzare o agire con superficialità. Il Sindaco di Tufino va denunciato e sanzionato per questo suo comportamento al limite del penale, inqualificabile e da incosciente”.
“Inoltre riteniamo sconvolgente che l’ assessore regionale all’ ambiente Giovanni Romano con l’ acquolina alla bocca – continua Borrelli – riesca in tempi record ad effettuare la gara per la costruzione di un nuovo inceneritore da oltre 300 milioni di euro, la cui aggiudicazione è stata bloccata stamane grazie all’ intervento di alcuni comitati di cittadini, ma non sia riuscito a realizzare un solo sito di compostaggio negli ultimi 4 anni. Continuano ad annunciare fondi per la differenziata ed il Registro dei tumori ma nella sostanza di concreto non c’ è ancora nulla”.
