I numeri per le Vespe di mister Braglia parlano chiaro alla nona giornata: 6 sconfitte, nessuna vittoria in casa e peggiore difesa del campionato con 17 reti al passivo. Attualmente penultima posizione in classifica con il Padova fanalino di coda e prossimo avversario dei giallo-blu all’Euganeo sabato prossimo. La svolta di questo momento negativo della stagione degli stabiesi prefigurata contro il Cesena non c’è stata: la sconfitta per 2 a 0 contro la compagine di Bisoli suona come l’ennesimo campanello d’allarme soprattutto per l’inefficace cifra di gioco espressa dalle Vespe in campo. Squadra spesso confusionaria nei vari reparti, poco gioco d’assieme ma soprattutto carenza di spirito agonistico hanno caratterizzato la deficitaria prestazione di domenica scorsa. Molti elementi chiave non hanno mostrato una forma all’altezza e se a questo aggiungiamo un pizzico di immancabile sfortuna (rigore sbagliato da Vitale a 10 minuti dal termine che avrebbe potuto riaprire la partita) , i conti non tornano. Il Menti non rappresenta più un fortino dove costruire la salvezza visto che da ben 6 mesi i giallo-blu non vincono tra le mura amiche. C’e’ scoramento nelle parole dei giallo-blu nel post partita. Capitan Mezavilla (in foto) si fa latore del messaggio della squadra: “Chiediamo scusa ai nostri tifosi per la prestazione di oggi”, ma allo stesso tempo il capitano conferma che la squadra c’è ed è viva : “Il prossimo match contro il Padova sarà fondamentale per noi. Siamo consci delle nostre forze e tutta la squadra è con mister Braglia. Crediamo fermamente che possiamo invertire la tendenza”. Il direttore Gianni Improta è sulla stessa lunghezza d’onda: “Dovremo essere come l’araba fenice che risorge dalle proprie ceneri.
Gli elementi sono di categoria e Braglia resta il nostro allenatore per uscire da questa situazione e conquistare la salvezza”. Mister Isetto, in panchina al posto dello squalificato Braglia, ammette: “E’ una situazione difficile ma ci sono i presupposti per ripartire subito se ci compattiamo come gruppo per superare le attuali difficoltà”. Contro il Cesena la Juve Stabia ha fatto poco nel primo tempo con solo un paio di punizioni dal limite di Vitale e qualche incursione di Sowe, i romagnoli sono stati efficaci nel fraseggio e cinici nel colpire con Defrel approfittando di un errore di posizione di Contini. Nel secondo tempo c’è stato un barlume all’inizio con un paio di buone occasioni con Sowe e il neo entrato Diop, ma il secondo gol di Garritano, abile nello sfruttare l’inconsistenza della difesa, ha praticamente chiuso il match. La Juve Stabia non è stata in grado di sfruttare l’occasione del rigore con Vitale e nel finale le forze sono mancate e l’agonismo è venuto meno. Solo l’esperienza del portiere Calderoni ha evitato un passivo più pesante per i giallo-blu.
L’assenza di elementi chiave come Mezavilla e Caserta si è fatta sentire in termini di esperienza e qualità ma anche in attacco il solo Di Carmine non è riuscito ad impensierire più di tanto la difesa cesenate. In ottica futura occorre probabilmente rivedere il modulo di gioco, irrobustendo l’attacco con l’innesto di Diop dall’inizio ed in difesa il rientro di Lanzaro potrebbe conferire più solidità . A centrocampo Scozzarella e soci dovrebbero ritrovare smalto per aumentare la circolazione di palla e le fasce dovrebbero essere maggiormente sfruttate.
Per questo occorre serenità e supporto di tutti , come ha sottolineato Improta, è proprio nelle difficoltà che deve emergere lo spirito battagliero della squadra che deve ritrovare fiducia in se stessa. La trasferta a Padova è perciò un passaggio fondamentale. I patavini non se la passano bene e per questo un paio di settimane fa hanno cambiato guida tecnica, sostituendo Marcolin con mister Mutti. Domenica scorsa sono stati sconfitti nel derby dal Cittadella. Nel Padova militano gli ex stabiesi Colombi e Raimondi , ma per i sentimentalismi non c’è posto in serie B: si attende ora una piena riscossa delle Vespe per mettere una pietra miliare in ottica salvezza.
Domenico Ferraro