“Riconoscimento della leadership di Silvio Berlusconi, valorizzazione della storia politica del nostro leader, bipolarismo, presidenzialismo, riforma della giustizia, riforma dello stato pauperistico ed assistenziale, diminuzione delle tasse sul lavoro e sull’impresa” rappresentano per il parlamentare di origini casertane: “gli elementi che identificano l’orizzonte valoriale del centrodestra. Valori che, in estrema sintesi, possiamo indicare come vera rivoluzione liberale”.
Per D’Anna: “coloro che ancora si attardano a trasformare il confronto all’interno del partito in una lotta tra nomenclature ambiziose, sprecano il loro tempo”. “E ancor più inutile è la posizione degli agnostici e degli attendisti, ovvero di coloro i quali ad altro non pensano se non a salire sul carro del vincitore” conclude il senatore del Pdl.