La Soprintendenza di Pompei si rinnova e in un solo giorno fa un balzo dal 79 d.c. al 2013. Il tanto sospirato pos per bancomat e carte di credito (circuiti Visa, MasterCard e Maestro) è finalmente approdato alle casse della città sepolta. I biglietti sono acquistabili anche on line dai siti della Soprintendenza (www.pompeiisites.org) e di TicketOne (www.ticketone.it).
La rivoluzione digitale che, si spera, allevierà file e malumori dei turisti, riguarda tutti gli ingressi di Pompei e Ercolano. Mancano all’appello le sorelle neglette dei siti vesuviani (Oplonti e Boscoreale) ma dalla Soprintendenza informano che Pompei è tra i primi luoghi d’arte e archeologia d’Italia a adottare degli strumenti che per i musei di altri paesi rappresentano uno standard consolidato.
D’altronde una delle critiche più severe mosse all’amministrazione la scorsa estate riguardava proprio l’ impossibilità di acquistare i biglietti tramite carta di credito. Si immagini il povero turista, vessato dai litigi delle guide, ora sotto controllo, e dei “chiammisti” ( i chiamanti in versione partenopea) che, arrivato alla biglietteria dopo una lunga fila sotto la pioggia o il sole, si sente dire: “Only cash sir, no credit card”. Insomma fila da rifare, acqua o sole da sopportare di nuovo. Il bancomat, tra parentesi, è presente solo a Porta Marina Superiore (se funziona), quella splendida entrata che in caso di pioggia vede il povero turista, sempre lui, alle prese con lo sci d’acqua per l’allagamento mai risolto dell’inizio della salita antistante l’autostrada non appena cadono due gocce d’acqua.
Da oggi tutto questo non c’è più. Per molti anni l’ostacolo all’adozione del pos è stato rappresentato dalla mancanza di un accordo tra amministrazione e società per il pagamento del servizio. Ora sarà la SAP ad accollarsene i costi grazie a una convenzione con la Monte Paschi. Così il nostro turista, meno povero, potrà accedere agli scavi con pagamento elettronico in virtù dell’azione congiunta di SAP e Civita Musea srl (concessionaria del servizio di biglietteria). Raggiunto, dunque, “l’obiettivo di offrire servizi sempre più moderni per rendere più agevole la visita” innovando metodi di pagamento e canali di vendita.
Se il nostro turista è tecnologico, infatti, potrà addirittura comprare i suoi biglietti con un click, pagando con carta di credito, e decidere, nell’ordine di: ricevere i biglietti a casa, stamparli e presentarsi ai tornelli di ingresso, o ritirarli presso un punto dedicato a Ercolano e a Pompei (Porta Marina).
A commentare la novità made in Pompei è l’architetto Antonio Irlando, presidente dell’Osservatorio Patrimonio Culturale, autore, un anno e mezzo fa, dello scoop che mostrò agli occhi del mondo la vergogna dell’assenza del pos negli scavi: “A Pompei solo oggi, a distanza di oltre un anno, era il 27 luglio del 2012, dalla notizia del grave disagio provocato a molti turisti, viene annunciata la possibilità di acquistare i biglietti d’ingresso pagando con carta di credito e bancomat. Finalmente una buona notizia, – sostiene Irlando – comunque parziale e tardiva se si pensa che in molti parti del mondo è già possibile acquistare i biglietti d’ingresso a scavi e musei attraverso app dal proprio smartphone. Chiediamo al ministro per i Beni Culturali, Massimo Bray, – conclude il presidente dell’OPC – di implementare l’app del ministero sui musei italiani per renderla utilizzabile anche per l’acquisto in mobilità dei biglietti d’ingresso all’area archeologica, evitando così anche le lunghe file a cui sono sottoposti i turisti dell’area archeologica pompeiana”.
Una Pompei à porter e full optional, quindi, quella inaugurata con i nuovi provvedimenti della soprintendenza che sembra arrivata nel terzo millennio per l’accesso al sito. Per la sua conservazione, invece, i tempi sono ancora biblici: il decreto valore cultura, varato il 2 agosto, è stato approvato da dodici giorni e la sedia di direttore generale, chiamato a velocizzare il progetto Pompei, è ancora vacante. Per ora la velocità riscontrata è in media Salerno – Reggio Calabria.
Claudia Malafronte