Pomigliano d’Arco, agevolazioni Tares per le fasce deboli: accordo tra amministrazione e sindacati

Foto 1 (Municipio-di-Pomigliano-dArco)Dopo una serie di incontri e un’approfondita discussione circa l’applicazione della Tares alle varie categorie sociali, l’amministrazione comunale e le organizzazioni sindacali Cgil, Cisl e Uil hanno individuato criteri che riguarderanno – per agevolazioni sulla «tassa rifiuti e servizi» – pensionati con minimo Inps e pensioni sociali, nuclei familiari senza reddito e monoparentali, disabilità con reddito minimo, gravi patologie degenerative in ambito familiare, sfratto per morosità per nuclei familiari in assenza di reddito, separati che regolarmente versano gli assegni di mantenimento giudiziari, casi particolari segnalati dai servizi sociali.

«Apprezziamo la disponibilità dei sindacati ad entrare nel merito di problemi complessi – dice il sindaco Lello Russo – e l’individuazione condivisa dei criteri nasce dopo una serie di proficui incontri nei quali abbiamo sviscerato la questione». Le parti hanno dunque concordato che, per poter accedere alle agevolazioni, le categorie individuate debbano rientrare in un limite massimo di settemila euro ISEE (7000). Le agevolazioni si riferiscono alla riduzione del 30% della tariffa relativa alla parte variabile secondo una precisa tabella e saranno finanziate con risorse del bilancio comunale per l’importo di 130.000 (centotrentamila/00) euro. Ciò per impedire che tali agevolazioni possano gravare sugli altri contribuenti, come previsto dal Decreto Legge n. 102/2013. Le agevolazioni saranno dunque riconosciute fino all’esaurimento della somma di Euro 130.000 (centotrentamila/00). Il sindaco incontrerà di nuovo le organizzazioni sindacali alla fine di gennaio 2014, per monitorare le domande che saranno allora pervenute.

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