Sant’Antonio: “Lavorare tutti insieme per salvare il Puc”

Comune sant'Antonio (3)

“L’approvazione del Puc è un obiettivo che Sant’Antonio Abate aspetta da troppi anni e che non può tardare ancora. Di fronte all’importanza di raggiungere quest’obiettivo, le logiche degli schieramenti contrapposti vanno messe da parte, per il bene della città”. Lo ha detto il sottosegretario alla Difesa Gioacchino Alfano.

“Bisogna lavorare tutti insieme per salvare il progetto.

Ho deciso di invitare per un confronto la Consulta dei tecnici abatesi, presieduta dall’ingegnere Giuseppe D’Aniello.
Un invito raccolto da oltre una trentina tra ingegneri, architetti, geometri e periti della città.

È emersa chiaramente la comune volontà di impegnarsi, ciascuno per quanto di competenza, per fare in modo che il Piano Urbanistico venga approvato.

Chiaramente, occorrerà partire dalla correzione degli errori e delle mancanza segnalate dal consulente della Procura, per eliminare ogni profilo di illegittimità segnalato alla magistratura.
Tutto il resto, è bene chiarirlo subito, va salvato.

È frutto delle scelte politiche dell’amministrazione Varone, che era pienamente legittimata ad operarle, ed è giusto che vengano mantenute.

Da ex sindaco di Sant’Antonio Abate che pure ha visto sfumare l’approvazione del Piano Regolatore per fattori esterni, capisco benissimo il momento di incertezza che il sindaco Varone e la sua maggioranza stanno vivendo, ma devono capire che sono ancora legittimamente alla guida del Comune, non c’è nessun commissariamento, e fino alle prossime elezioni tocca anche e soprattutto a loro fare il possibile per raggiungere l’obiettivo dell’approvazione del Puc.

Le responsabilità penali, se ci sono, sarà la magistratura ad accertarle, ma è chiaro che i tempi non sono e non possono essere conciliabili con quelli della politica.

Si rischia insomma di arrivare alle elezioni senza che nulla venga fatto.
E se dalle urne uscirà una maggioranza diversa, anche solo negli uomini nel caso in cui dovesse vincere comunque Varone, si rischia di ripartire da zero per l’ennesima volta. Sarebbe un prezzo troppo alto da pagare, e a sostenerlo, come sempre, sarebbe la città.

Mi auguro che tutte le forze politiche, così come i tecnici che si sono già dichiarati disponibili in tal senso, siano disposte a mettere da parte gli interessi personali e a porre al centro il bene della città”.

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