“Il provvedimento – si legge nella delibera approvata dalla giunta comunale di Napoli – è nato su sollecitazione delle diverse associazioni, riunite nel Coordinamento Comitati Fuochi, che hanno proposto, al Comune di Napoli ed agli altri comuni interessati dal fenomeno, di porre in essere una serie di attività amministrative utili alla comprensione della portata del fenomeno ed al suo contrasto. Un provvedimento che fa seguito alla delibera 418 del 2013 con la quale è stato approvato un progetto di interventi di bonifica di materiale di risulta abbandonato su aree di proprietà comunale, per un importo complessivo di 500 mila euro, che ha già visto diversi interventi di bonifica nelle aree più esposte agli sversamenti illeciti, mentre altri sono stati programmati nelle prossime settimane.
“Dopo l’osservatorio rifiuti zero, ora nasce questo osservatorio sui rifiuti speciali e la terra dei fuochi che si pone, tra l’altro, l’obiettivo di realizzare un coordinamento di tutti i comuni coinvolti – si legge sempre nella nota – Ora le istituzioni locali e il governo devono rispondere con concretezza alle esigenze dei territori garantendo le risorse per le opere di bonifica, la vera grande opera di cui ha bisogno la Campania, e vigilare affinchè siano isolate le aree agricole inquinate, destinandole alle coltivazioni ‘no food’ per tutelare la salute dei cittadini e l’agricoltura di qualità”.
Viene quindi istituito un vero e proprio “Osservatorio Comunale sui Rifiuti Speciali” con i compiti di “monitorare ed aggiornare, attraverso la raccolta di informazioni presso le istituzioni e con il supporto delle realtà associative, la situazione degli smaltimenti illeciti di rifiuti speciali sul territorio cittadino e nelle aree immediatamente limitrofe”. L’osservatorio dovrà “individuare criticità e proporre soluzioni all’Amministrazione”, proporre la previsione in Bilancio di risorse utili al finanziamento e alla realizzazioni di specifiche opere e/o azioni per il contrasto alle attività criminali nel ciclo dei rifiuti e per la bonifica ed il recupero delle aree contaminate. Inoltre opererà “favorire il coordinamento delle attività dei vari assessorati e della Amministrazione comunale con le altre istituzioni locali e nazionali, promuovendo una “campagna di comunicazione a mezzo di affissione stradale, finanziata anche attraverso la ricerca di apposito sponsor, sui pericoli per la salute umana deterimati dallo sversamento illegale e dalla combustione di rifiuti speciali e provenienti da lavorazioni industriali”.
“Si tratta di una delibera che rappresenta una risposta concreta all’emergenza della terra dei fuochi e che ascolta la voce delle cittadine e dei cittadini che stanno, coraggiosamente, difendendo il proprio territorio, chiedendo la bonifica delle aree che sono state, per decenni, violentate dalle ecomafie e dagli imprenditori collusi, oltre che dal silenzio di una politica connivente.” Lo affermano in una nota il sindaco di Napoli Luigi de Magistris e il vicesindaco Tommaso Sodano in merito all’approvazione, da parte della giunta odierna, della delibera proposta dall’assessore all’ambiente avente ad oggetto “Azioni di contrasto alla pratica dello smaltimento illecito e della combustione di rifiuti speciali e costituzione dell’Osservatorio comunale sui rifiuti speciali e la terra dei fuochi.
“Quello dello smaltimento abusivo dei rifiuti è un problema – si legge nella delibera – che investe non solo la periferia di Napoli ma anche molte zone più densamente abitate della citta’”.
A tal proposito l’Asia, la società del Comune di Napoli responsabile della raccolta dei rifiuti in città, ha individuato già da circa un anno ben 66 siti ricadenti nell’area del comune che sono luogo abituale di sversamenti abusivi e che, seppur periodicamente bonificati, tornano nuovamente a essere utilizzati abusivamente. In questi siti spesso vengono sversate ingenti quantità di pneumatici usati e gli stessi spesso vengono usati per facilitare la combustione dei rifiuti.
La delibera è di grande importanza perché impegna Asia Napoli al “prelievo differenziato dei pneumatici, anche se abbandonati per strada, da conferire al consorzio Ecopneus per inviarli a recupero”. Questa competenza, infatti, non spetterebbe propriamente ad Asìa Napoli, visto che si tratta di rifiuti speciali e l’azienda napoletana è autorizzata a trattare solo quelli urbani.
Inoltre Asia preleverà i rifiuti provenienti dalla differenziazione effettuata dall’Astir, società di proprietà della Regione Campania, per poi conferirli nei siti di destinazione finale.
In questo modo i tempi di recupero del materiale di rifiuto, vedranno una sensibile diminuzione.
Infine è stato predisposto che il nucleo di Polizia locale dedicato alla lotta allo sversamento abusivo di rifiuti, con l’ausilio dei 50 volontari da utilizzare come guardie ambientali, monitorerà i 66 siti per contrastare il fenomeno dell’abbandono incontrollato di rifiuti e per ridurre il rischio di combustione.
Mario De Angelis