Pompei: PUC, i cittadini chiedono trasparenza e coinvolgimento

Municipio di PompeiAltra riunione improduttiva, quella sul PUC tenutasi in un’aula consiliare semideserta, fatta eccezione per i rappresentanti delle categorie produttive molto agguerriti. Presentati i preliminari del piano redatto dal prof. architetto Pasquale Miano e dall’ing. Andrea Nunziata,  e del rapporto ambientale curato degli architetti Nunzia Coppola e Saverio Parrella.

Dopo il fallimentare incontro dello scorso 24 luglio, rivolto specificamente ai cittadini, oggi sono stati coinvolti anche gli enti interessati al piano. Delle amministrazioni convocate solo tre hanno aderito: Asl e comune di Scafati, che si sono riservati future osservazioni, e la Soprintendenza per i Beni Architettonici e Paesaggistici. Quest’ultima, rappresentata dall’architetto Aldo Imer, ha auspicato un coinvolgimento fattivo della cittadinanza, anche attraverso proiezioni che rendano il PUC comprensibile a tutti. Detto invito, rivolto all’amministrazione nella persona  dell’ing. Michele Fiorenza, dirigente dell’ufficio tecnico e RUP del progetto, ha raccolto il consenso unanime dei cittadini presenti.

La sola pubblicazione degli atti relativi al PUC sul sito istituzionale del Comune, infatti, non è sufficiente a far conoscere il piano alla città, perchè quei documenti non sono accessibili ai non addetti ai lavori. Del resto, nella premessa al progetto è evidenziato il necessario coinvolgimento della cittadinanza: “La L.R. Campania n. 16/2004 introduce forme e modalità precise di partecipazione dei cittadini alle decisioni di Piano (…) Un meccanismo di partecipazione serio, inteso non come obbligo di legge, prevede che il cittadino, chiamato ad esprimere le proprie opinioni sull’assetto futuro di Pompei, sia adeguatamente informato non solo sui primi orientamenti progettuali, ma anche sugli aspetti tecnici e normativi che necessariamente si intrecciano con la costruzione dell’ipotesi di piano. Proprio per queste ragioni è necessario presentare con chiarezza questi aspetti, per poter dare la possibilità a tutti di esprimere opinioni in merito al Piano e di avanzare proposte, che possono essere particolarmente utili ai fini della formazione di uno strumento urbanistico valido ed operativo”.

Oltre a problemi e oneri relativi alla comprensibilità del progetto, le categorie produttive presenti all’incontro hanno contestato il merito dell’iniziativa. Alessandro Di Paolo, vicepresidente dell’Ascom ha sollevato la questione del cosiddetto Pioppeto: “Leggiamo nel PUC di un’area verde all’uscita dell’autostrada Pompei Ovest che dovrà essere adibita a parcheggio, con passaggi di proprietà poco chiari. Ho un pregiudizio sull’approvazione di questo piano da parte di un’amministrazione che ha affermato che un attrattore come la Cartiera non avrebbe portato problemi al piano di traffico. Questi nuovi parcheggi e strutture a Pompei Ovest li porteranno? Sono stati valutati?”.

Al di là delle singole questioni, infatti, il vero non detto della riunione odierna è il senso di diffidenza che i cittadini hanno sviluppato verso il palazzo e le sue decisioni, temendo una nuova Cartiera calata dall’alto. E’ quanto mai essenziale, quindi, che il PUC venga approvato non nelle segrete stanze della politica ma a porte aperte e con la massima informazione dei cittadini. Per ora l’unica cosa certa è che le amministrazioni coinvolte devono esprimere osservazioni entro due settimane. A quando il prossimo coinvolgimento pubblico, invece, non è dato saperlo.

Claudia Malafronte

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