Un sistema contabile del tutto inefficiente – e il conseguente doppio pagamento dei fornitori per le prestazioni rese all’Asl Napoli 1 – ha provocato alla Regione Campania un danno di più di 32 milioni: lo hanno accertato i militari della Guardia di Finanza, che nelle scorse ore, su disposizione della Corte dei Conti, hanno notificato provvedimenti di sequestro conservativo a 15 persone. La Asl, nonostante pagasse regolarmente i debiti, non era in grado di dimostrare l’avvenuto saldo.
L’eurodeputato Enzo Rivellini (Pdl/Ppe): «Da consigliere regionale prima e da capogruppo di An poi, anche con question time che costrinse l’allora assessore Montemarano ad ammettere tutto, e dopo con altre successive denunce (fino all’ultima di qualche settimana fa) ho consentito di scoperchiare il gravissimo fenomeno dei doppi pagamenti all’Asl Na 1, la più indebitata d’Europa.
Non sono mai mancate le risorse economiche a questa azienda sanitaria ma gli sprechi e le ruberie hanno finito col farla da padrona. I doppi pagamenti che emergono con evidenza oggi dalle indagini, una pratica che solo io avevo il coraggio di denunciare anni fa in pieno regime Bassolino/Montemarano, hanno creato buchi milionari e finito col penalizzare l’assistenza.
Oggi dovrei essere felice perché potrei affermare “l’avevo detto, ero l’unico a dirlo ed ad avere il coraggio di denunciare” ma invece sono rattristato perché la conferma del mio lavoro e delle mie accuse dimostrano un malcostume che fa molto male. Ora certamente da destra a sinistra tanti politici, funzionari, dirigenti si affanneranno a fare dichiarazioni di ogni tipo ma mi chiedo: sette anni fa, sei anni, cinque anni fa, quattro anni fa, tre anni fa, due anni fa, un anno fa, quando portavo avanti da solo queste battaglie subendo critiche e risatine a mezza bocca dove eravate ? Forse la colpa non è solo dei dirigenti dell’Asl e dei politici che hanno gestito l’Asl stessa ma anche dei tanti che per quieto vivere hanno fatto come le tre scimmiette: non vedo, non sento e non parlo».
“Premesso che un avviso di garanzia non può né deve essere considerato un atto d’accusa per coloro che lo ricevono, né tantomeno può essere prodromico alla gogna mediatica, è bene che l’indagine della Corte dei Conti sull’Asl Napoli 1 sviluppi, appieno, tutte le potenzialità per accertare fino in fondo le responsabilità di coloro che hanno consentito la pratica dei ‘doppi pagamenti’ ai fornitori di beni e servizi”. Così il senatore Vincenzo D’Anna (Pdl), componente della commissione Igiene e Sanità di palazzo Madama e presidente nazionale di FederLab Italia, l’associazione di categoria maggiormente rappresentativa dei laboratori di analisi cliniche e dei centri poliambulatori privati.