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Rivellini (PdL/Ppe): “Emigrati ancora discriminati sull’Imu. E sulla Trise cosa accadrà?”

Regione Enzo RivelliniL’eurodeputato Enzo Rivellini (Pdl/Ppe) ha diffuso la seguente nota: «Apprendo che la Camera dei Deputati ha dato il via libera ad alcuni emendamenti al Decreto Legge 31 agosto 2013, nr 102, sull’Imu. Tra questi emendamenti approvati dalla Camera uno prevede l’esenzione del pagamento dell’Imu per “Le abitazioni concesse in comodato a parenti in linea retta, che risultino ivi residenti e che abbiano un reddito non superiore a 15.000 euro annui”, mentre con un secondo emendamento “Sono assimilate all’abitazione principale le unità immobiliari concesse in uso gratuito ai parenti e affini entro il primo grado e ai fratelli e alle sorelle, che le utilizzino come abitazione principale”.
Ovviamente siamo felici per i soggetti interessati da questi due emendamenti che potranno, così, evitare il pagamento dell’Imu per il corrente anno. Tuttavia non possiamo non notare, ancora una volta e con profonda amarezza, che nel Parlamento italiano si continua a fregarsene degli italiani all’estero iscritti all’AIRE (Anagrafe Italiani Residenti all’Estero) e delle loro legittime richieste come quella, appunto, di vedersi anch’essi riconoscere come abitazione principale, ai fini dell’Imu, la loro abitazione in Italia tenuta a propria disposizione e quindi sfitta. Adesso non resta che sperare che degli italiani all’estero ci si ricordi perlomeno con la Legge di Stabilità 2014 e cioè nell’ambito del suo iter parlamentare quando si entrerà nel merito della TRISE, la futura Tassa sui rifiuti ed i servizi (che sostituirà l’IMU e la TARES), un’imposta che comprenderà la TARI (rifiuti, altra ingiustizia per gli emigrati!) e la TASI (servizi pubblici indivisibili)».

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