Roma – Napoli
In:
Lorenzo Insigne: dai sui colpi di “genio” partono le migliori azioni dei partenopei. Illuminante il passaggio che mette Pandev davanti al portiere giallorosso. Colpisce un palo con un tiro ravvicinato. Manca, però, di esperienza, perché, nella stessa azione del palo, Maicon commette su di lui un fallo da rigore e da ultimo uomo. Se solo si fosse lasciato cadere…
Raúl Albiol: nonostante un acciacco fisico disputa una buona gara, non soffrendo più di tanto gli attacchi dei giocatori giallorossi. D’altronde il Napoli ha subito pochissimi tiri , tant’è che i gol romanisti sono scaturiti da calci piazzati.
Cristian Maggio: disputa, dopo il periodo di stop forzato una discreta prestazione. Limita lo spauracchio Gervigno e si propone anche in fase offensiva. I suoi movimenti e quelli dei suoi compagni di reparto sono stati sempre efficaci. La Roma, infatti, non ha fatto un tiro in porta su azione manovrata.
Out:
Marek Hamsik: spettatore non pagante, lo slovacco non è entrato mai in partita. Marcato stretto dai difensori e centrocampisti romanisti, lo slovacco si è visto avvilito. E’ stato, infatti, sempre fuori dal gioco. Un giocatore irriconoscibile rispetto alle prime esibizioni.
Paolo Cannavaro: entra e dopo qualche minuto commette un fallo ai limiti dell’area di rigore. Giallo per il calciatore e gol su punizione per la Roma. Peggior inizio non poteva esserci. La restante parte di gara è stata condizionata da questo episodio e da un periodo poco fortunato che sta vivendo il calciatore. Il fallo da rigore non c’era, anzi è il napoletano che subisce la trattenuta da parte di Borriello.
L’arbitro Orsato: due pesi, due misure. Vede tanti falli commessi dai partenopei e non vede tantissimi falli commessi dai giallorossi. Ammonisce ingiustamente Cannavaro al suo primo fallo e lo espelle altrettanto ingiustamente per un fallo non commesso su Borriello, fischiando di conseguenza un rigore per la Roma completamente inesistente.
Mimmo Lucci
