Al via un progetto di ricerca tra la Società Provinciale EcoAmbiente Salerno SpA, guidata da Mario Capo, lo Stap ecologia di Salerno, il Centro di Ricerca per l’Orticoltura di Pontecagnano, il Centro Interdipartimentale di Ricerca CERMANU dell’Università degli Studi di Napoli Federico II ed il SEED (Sanitary Environmental Engineering Division) dell’Università degli Studi di Salerno. La sinergia tra questi Enti si propone di raggiungere un obiettivo significativo: valutare l’attitudine della frazione umida biostabilizzata ad essere impiegata, in miscela con terreno, per il ripristino di cave e successivo rimboschimento. In particolare, il CRA-ORT eseguirà una serie di analisi al fine di identificare le caratteristiche agronomiche del suddetto materiale. Articolato il programma della ricerca, che partirà a breve.
“Sono convinto – ha dichiarato l’Amministratore Delegato della EcoAmbiente Salerno SpA Mario Capo – che questo accordo rappresenta un momento di svolta della gestione dei rifiuti in provincia di Salerno, verso una gestione moderna che individua il rifiuto come risorsa e integra sinteticamente la Società provinciale nel territorio. Considerare i rifiuti come risorsa non è soltanto positivo dal punto di vista economico, ma ci proietta anche verso una visione più corretta dello sviluppo compatibile con l’ambiente. Concetti quali riciclo dei rifiuti, tutela ambientale, raccolta differenziata devono far sempre più parte della conoscenza comune, in una prospettiva che costruisce un futuro per la nostra provincia in cui i rifiuti non devono essere più un problema ma un’opportunità economica e sociale per i cittadini e per lo sviluppo delle comunità locali”.
Il Settore Tecnico Amministrativo Provinciale Ecologia, Tutela Ambiente, Disinquinamento Protezione Civile di Salerno (Stap ecologia di Salerno) è il promotore del programma di ricerca.
Lo Stabilimento di Tritovagliatura ed Imballaggio Rifiuti (STIR) di Battipaglia, gestito dalla società EcoAmbiente Salerno SpA, fornirà i campioni da analizzare nelle quantità necessarie.
Il Centro di Ricerca per l’Orticoltura di Pontecagnano (CRA-ORT), svolge, tra l’altro, attività di ricerca nell’ambito della produzione, caratterizzazione e impiego di ammendanti organici in orticoltura, con particolare riferimento ai compost ed eseguirà una serie di analisi al fine di identificare le caratteristiche agronomiche della FUTA.
Il Centro Interdipartimentale di Ricerca CERMANU (sulla Risonanza Magnetica Nucleare, NMR, per l’Ambiente, l’Agroalimentare ed i Nuovi Materiali) dell’Università degli Studi di Napoli Federico II eseguirà indagini analitiche tese a valutare su ciascun campione il contenuto o il tenore di Idrocarburi Policiclici Aromatici, Mercurio, Cromo (VI), Cinque diversi metalli pesanti (Cu, Zn, Pb, Cd, Ni), Idrocarburi alogenati, BOD.
Il SEED (Sanitary Environmental Engineering Division), laboratorio di ingegneria sanitaria ambientale del Dipartimento di Ingegneria Civile – Università degli Studi di Salerno, eseguirà il campionamento e l’analisi della FUT per determinare l’indice di respirazione dinamico potenziale.