Gragnano, “Puliamo Valle dei Mulini”: un grido contro l’indifferenza e il degrado

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E’ in corso di svolgimento la  manifestazione “Puliamo la Valle dei Mulini” che da ieri venerdì 18 ottobre e fino a domenica prossima, ha avviato una sistematica opera di ripulitura dell’antico alveo del torrente Vernotico.

Questo corso d’acqua, infatti, ha rappresentato fin dal 1500 l’inesauribile riserva idrica, dalla quale dipendeva l’efficienza e il funzionamento degli antichi mulini e, in ultimo, la produzione di farina. Questa Valle oggi può essere considerata lo specchio dei mali che affliggono il nostro territorio: scarichi di rifiuti, inquinamento, degrado, costruzioni abusive. Il tutto condito nell’indifferenza di cittadini e di svariate amministrazioni comunali. L’iniziativa, promossa dal presidente del centro studi “Alfonso Di Nola”, prof. Giuseppe Di Massa, e che si avvale dell’azione congiunta di volontari e associazioni, si muove verso due direzioni ben precise: da un lato un’azione ecologica, volta alla pulizia dei sentieri che si inerpicano fin su il borgo medievale di Castello, e dall’altro la costruzione di una mappatura degli scarichi abusivi.

Quest’ultimo aspetto è di particolare importanza, dal momento che esso servirà a certificare il degrado della Valle e l’inciviltà di una parte dei cittadini gragnanesi e, soprattutto, a fornire alle istituzioni da sempre latenti uno strumento concreto di intervento. Tuttavia, la cosa che rattrista è vedere che all’inaugurazione di questo evento nessuna delle istituzioni, né comunale né membri della comunità montana, ha sentito l’esigenza di assicurare la propria presenza, sintomo di un distacco cronico nel quale versano oramai i rapporti tra i cittadini e la classe dirigente locale.

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La passione, l’amore per il territorio, metro unico per giudicare una buona politica, passano per l’ennesima volta attraverso le mani di volenterosi e appassionati cittadini. Ragazzi, studenti, figure generose che tengono a cuore le sorti della nostra città; figure dallo status eroico, in un certo senso, giacché, nonostante i limiti e le lacune insite nella coscienza civica gragnanese, continuano imperterrite a difendere la bellezza e l’incanto di una Valle, quella dei Mulini, unica nel suo genere.

Allora non può che levarsi un plauso, un incoraggiamento, una forma concreta di vicinanza e di sostengo a simili attività. L’esempio promosso in questo week end dalle associazioni volontarie di Gragnano è di una città ancora sana, nonostante gli scempi prodotti dal malgoverno locale. E’ una città viva, vigorosa nelle intenzioni e nelle braccia, una città che non vuole rassegnarsi ad una morte lenta, agonizzante. Una città che vuole risorgere dalle ceneri dell’indifferenza; una Fenice che vuole riprendere il volo e iniziare a farlo sulle ali della cultura, del rispetto della natura e del suo glorioso passato.

Angelo Mascolo 

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