Castellammare, 16 arresti per il clan Cesarano: i secondini recapitavano i “pizzini” agli affiliati fuori dal carcere

carabinieri-castellammare-CIMG0011Sedici persone sono state arrestate dai carabinieri in una vasta operazione scattata nella notte tra le province di Napoli e Salerno contro il clan di camorra Cesarano di Ponte Persica, capeggiato dal boss detenuto Ferdinando Cesarano detto “Nanduccio ‘e Ponte Persica”.

I militari della compagnia di Castellammare di Stabia hanno eseguito un’ordinanza di custodia cautelare in carcere del Gip di Napoli emessa su richiesta della Direzione distrettuale antimafia del capoluogo campano per i reati di associazione di tipo mafioso, estorsione, violazione alla Legge sulle armi, aggravati dal metodo mafioso. Nell’operazione sono stati coinvolti anche due agenti della polizia penitenziaria in servizio presso le case circondariali di Poggioreale e Secondigliano. Il loro ruolo? Quello di trasmettere i “pizzini” dei capi della cosca di Ponte Persica detenuti e recapitarli all’esterno degli istituti penitenziari. E poi: far arrivare ai detenuti telefoni cellulari per garantire la comunicazione tra loro e gli affiliati. Chiari i messaggi, quelli di incutere “terrore”, “fare paura” sul territorio in modo tale da imporre la “legge” del pizzo a commercianti e imprenditori. “Ora chiami a tutti quello che ti ho scritto e ci fai un bel discorso, e ogni mese il 18 deve essere tutto nelle tue mani e il 20 fai i mensili a tutti, ma prima ai bisognosi”, questo uno dei messaggi dei pizzini recapitati ai membri del clan Cesarano che erano ancora in libertà. Le indagini, condotte dai militari dell’Arma e coordinate dal procuratore aggiunto della Dda di Napoli Giovanni Melillo, sono partite nel 2008 a seguito dell’omicidio di Carmine D’Antuono e Federico Donnarumma, uccisi a Gragnano. L’attività investigativa ha permesso di ricostruire e “aggiornare” lo scacchiere del clan di Ponte Persica, che già negli anni passati ha subito un forte ridimensionamento con una raffica di arresti. Inoltre i carabinieri hanno ricostruito un tentativo di estorsione da ben 50mila euro ai danni di un imprenditore del mercato dei fiori di Pompei.

Rafcav

Ecco la lista degli arrestati (due degli indagati già in carcere; mentre arresti domiciliari per gli agenti di polizia penitenziaria)

Cafiero Raffaele, nato a Pompei classe 1970
Cascone Agostino, nato a Castellammare di Stabia classe 1976
Inserra Antonio, nato a Castellammare di Stabia classe 1975
Inserra Salvatore, nato a Castellammare classe 1966
Inserra Francesco, nato a Gragnano classe 1987
Inserra Francesco d’Assisi nato a Castellammare di Stabia classe 1987
Corbelli Giovanni nato a Castellammare di Stabia classe 1986
Corbelli Oreste nato a Castellammare di Stabia classe 1988
Inserra Anna nata a Castellammare di Stabia classe 1974
Solimene Francesco nato a Castellammare di Stabia classe 1983
Zurlo Carmela nato a Castellammare di Stabia classe 1967
Santarpia MIchele nato a Gragnano classe 1982
Onorato Michele nato a Castellammare di Stabia classe 1964
Salvatore Sansone nato a Castellammare di Stabia classe 1966
Orlando Vincenzo nato e residente a Scafati classe 1968 (assistente capo della Polizia Penitenziaria in servizio presso il carcere di Napoli a Secondigliano)
Cipollaro Pasquale nato a Portici classe 1960 residente ad Acerra (assistente capo della Polizia Penitenziaria in servizio presso il carcere di Napoli a Poggioreale)

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