Solo oggi a Ercolano si torna a parlare della vicenda degli ex vigilini

ercolano-comuneSolo oggi a Ercolano si torna a parlare della vicenda degli ex vigilini , ovvero dei giovani impiegati nel controllo della sosta a pagamento miseramente poi licenziati per l’inefficienza della società aggiudicatrice dell’appalto. Nata da un’idea dell’allora sindaco Luisa Bossa che promosse l’assunzione dei vigilini a mezzo sorteggio pubblico l’iniziativa si colorò subito di grigio con lo smisurato aumento del personale registrato nei mesi successi all’inizio del servizio. In pratica per “vie traverse” molte unità lavorative si trovarono operative a Ercolano : la cosa in se per se non avrebbe suscitato clamore( assuefatti come si è al clientelismo) se però gli ausiliari non avessero pensato di favorire parenti e amici contravvenzionati modificando le cifre delle corrispettive targhe sui verbali. Da qui i primi sospetti, da qui le prime denunce di cittadini residenti al nord e multati a Ercolano pur non essendovi neanche mai passati. Sono anni che seguiamo la vicenda, che ci chiediamo che fine abbiano fatto gli ausiliari e come mai l’attuale onorevole Luisa Bossa ( all’epoca sindaco di Ercolano) non si sia adoperata per tutelare le legittime assunzioni dei giovani pubblicamente sorteggiati. Come sempre a Ercolano l’inciucio e la tattica politica prevale sul rispetto delle persone e sul diritto all’occupazione dei giovani. Perché si attese , pur sapendo della cattiva condotta per morosità della ditta appaltatrice, il degenerare degli eventi senza provvedere ad un passaggio di cantiere ad altra società salvando così i posti di lavoro è ad oggi ancora mistero. Ma c’è di peggio: voci di corridoio insinuarono di compensi economici devoluti da alcuni ragazzi per ottenere la tanto sospirata assunzione. Ebbene sarebbe forse il caso che si facesse veramente chiarezza su una questione che potrebbe coinvolgere insospettabili esponenti politici di Ercolano o faccendieri ben noti in paese. La gente non comprende però come mai solo sotto elezioni certe vicende tornino a galla, come si preferisca sparlare alle spalle in piazza di questo o quel politico senza mai affrontarlo a viso aperto. In sintesi : Ercolano è chiamata oggi a mostrare concretamente di non voler più essere ostaggio di clientelismi datati e protagonismi storici che nel tempo ne hanno minato credibilità ed immagine.

Alfonso Maria Liguori

Donazione sostieni il Gazzettino Vesuviano
Condividi
PrecedenteCava de’ Tirreni, 2 novembre: il Comitato per il Sacrario Militare ricorda i caduti
SuccessivoBoscoreale: il Comune cerca sponsor per la manutenzione del verde pubblico
Pubblicista, con formazione scolastica classica e frequenza universitaria presso l'Ateneo Federico II di Napoli (corso di Laurea in Filosofia). Dal 2003 "Aml" è nato, giornalisticamente parlando, con il settimanale diocesano della Curia di Napoli "Nuova Stagione". Successivamente collabora con Cronache di Napoli, con Metropolis, con Napoli Più, svolgendo nel contempo attività di pubbliche relazioni e portavoce di politici. Impegnato nel sociale nel 2003 ha preso parte ad un progetto sociale per il recupero di minori a rischio promosso dall'associazione onlus "Figli in Famiglia" in collaborazione con il Tribunale per i Minori di Napoli. Ha curato eventi di solidarietà per associazioni onlus in favore di noti ospedali partenopei in collaborazione con l'Ubi Banca Popolare di Ancora. Ha diretto la trasmissione televisiva "Riflettori su Ercolano" (a sfondo sociale) per Tele Torre. Profondo conoscitore della strada e dei complessi meccanismi sociali che caratterizzano le problematiche di Napoli e della sua provincia, da anni collabora attivamente con il Gazzettino vesuviano.