Il 30 ottobre alle ore 16.30, presso la Sala Megaride di Castel dell’Ovo, contestualmente alla mostra inaugurata lo scorso 26 ottobre, Confartigianato ha organizzato il forum di discussione”Made in Naples: Napoli: la cultura come motore di sviluppo”.
“Qui metteremo insieme – spiega Enrico Inferrera, presidente di Confartigianato – diverse esperienze, di vita, professionali e culturali, come quelle di Marco Esposito, Gigi di Fiore, Pino Imperatore, Angelo Forgione, Giuseppina Mele, Enrico Durazzo, Francesco Menna e Vittorio Pappalardo, capaci, con le loro testimonianze di far recuperare ai nostri concittadini l’orgoglio della napoletanità attraverso la conoscenza della nostra cultura e della nostra storia ma anche delle nostre capacità imprenditoriali e della nostra creatività. Ma il forum vuole anche creare le premesse per girare pagina e ripartire. Per questi motivi anche la scelta della moderatrice è stata ponderata: Katiuscia Laneri, da sempre ferrea sostenitrice del made in Naples, è tra le giovani donne orgogliosamente partenopee che, nel suo settore di competenza (comunicazione e informazione), quotidianamente si batte contro l’emigrazione di capacità e competenze napoletane favorendo invece l’esportazione dei prodotti autoctoni e l’incoming turistico”.
Fino al 4 novembre 2013 presso la sala delle Terrazze di Castel dell’Ovo sarà in mostra “Napoli Svelata”: 50 fotografie scattate da Mario Zifarelli. La mostra è organizzata e realizzata da Confartigianato Napoli e dall’Associazione culturale “Napoli terra del Sud” in collaborazione con l’Azienda Autonoma di Soggiorno e Turismo ed il sostegno della Camera di Commercio di Napoli, e con il Patrocinio della Regione Campania,della Provincia di Napoli e del Comune di Napoli.
“Il desiderio di scoprire, la voglia di emozionare, il gusto di catturare, credo sia proprio questo tipo di suggestione che Mario Zifarelli si propone di suscitare in ognuno di noi – ha dichiarato il Inferrera -. Zifarelli ha realizzato una mostra che guarda e fotografa una realtà con la mente, la fissa e la racconta in una foto che diventa parte della città, si è servito della sua arte per raccontare la napoletanità ma anche per oltrepassarla, rappresentando, così, una grande occasione per fare in modo che l’arte diventi un veicolo di attrazione per i visitatori della nostra città”.