Ciro Perris nasce a Napoli nel 1967, da una famiglia di artisti.
Comincia la sua attivita’ artistica molto presto. A 10 anni vince il primo premio in una importante trasmissione televisiva esibendosi come chitarrista elettrico. Negli anni 90 si è diplomato in chitarra classica e successivamente si è dedicato alla direzione bandistica, orchestrazione e composizione.
Ha lavorato in RAI, e in svariate emittenti televisive. Per molti anni ha suonato musica popolare, musica latino-americana esibendosi non solo in Italia ma anche in Francia, Svezia, Austria, Svizzera, Spagna.
Ha partecipato all’incisione di diversi dischi tra cui: The songs of naples, disco inciso con il cantante Jay Coupe membro dell’ambasciata americana di Washington: disco dato in dono al Presidente degli Stati uniti Bill Clinton.
Gli strumenti musicali da lui suonati sono: chitarra classica, chitarra elettrica, mandolino, pianoforte, organo, tastiere, basso elettrico, fisarmonica, armonica, batteria e percussioni.
Nel 1998 ha composto le musiche per il film “Gocce di luna”
Frutto della sua esperienza musicale e didattica e’ il libro “ corso di chitarra”.
Più volte commissario a svariati concorsi musicali.
Per cinque anni commissario nella sezione – chitarra – musica jazz – e musica da camera – al ‘’ concorso EUROPEO’’ che si è tenuto presso la città di Scisciano, con la direzione artistica del maestro Rosaria Rita Paolocci.
Ha pubblicato qualche anno fa un brano scritto per banda sinfonica: “ tarantella teatrale”.
Attualmente è Professore presso l’Istituto Comprensivo A. Ciccone di Saviano, in cui dirige l’orchestra scolastica composta da oltre 70 elementi, e con la quale ha vinto diversi premi e concorsi a livello nazionale.
Lei è stato scelto per la Presidenza dell’Ente Teatro Autonomo. Quanto ci sarà del suo predecessore nelle prossime stagioni del teatro?
L’ente teatro per essere funzionale ha bisogno di un regolamento serio, fino alla mia nomina non esisteva la figura del direttore artistico, che è prevista nello statuto. Non perdo tempo in polemiche inutili, ma penso che le persone sono i fatti, sono le azioni sono ciò che fanno o che hanno fatto. Mi assumo la responsabilità delle mie scelte legate esclusivamente alle competenze sperimentate già in passato. Ho intenzione di ridare dignità e credibilità alla struttura.
Ha intenzione di programmare stagioni che caratterizzino il suo teatro per scelte audaci o comunque diverse dagli altri anni?
È nella mia indole non rischiare ma, valutare, proporre, programmare. E’ noto a tutti che Scisciano ha una forte tradizione teatrale amatoriale che reputo comunque di grande qualità. Ma l’arte è cultura che non si racchiude solo nella recitazione ma in tante altre forme: il canto, il ballo, la pittura, la scrittura…… forse in questo sarò audace, proponendo probabilmente anche spettacoli pluriculturali.
La programmazione di questo primo anno di attività può servire come chiave interpretativa della linea culturale. Verso quali proposte si sta orientando?
Può servire, ma non basta perché le idee da sviluppare sono numerose, abbiamo tanta voglia di lavorare e siamo aperti a variegate proposte con l’unico chiodo fisso cioè quello di creare un teatro di qualità.
Quali attività e che disponibilità ci sono per le associazioni e le scuole del nostro territorio?
L’emozione è associata al ricordo, e se si propongono spettacoli in grado di trasmettere emozioni, è un teatro che si integra in modo utile alla crescita culturale dei giovani.
Su cosa punta per il futuro del teatro di Scisciano?
Diceva Albert Einstein che “L’immaginazione è più importante della conoscenza”. Bisogna essere ambiziosi, mirare ad un teatro aperto 365 giorni all’anno, un teatro a passo con i tempi, un teatro che segua le tendenze ma che non rinneghi il passato. Un teatro che dia lavoro ai giovani e che, circondato dal loro entusiasmo, diventi un punto di riferimento importante per la loro crescita.
Nel suo ruolo di Presidente dell’Ente Teatro, c’è un sogno nel cassetto che vorrebbe realizzare?
Veramente ne ho tanti ma il più importante, in questo momento, è quello di convincere la popolazione locale che siamo un team di competenti che lavorano gratuitamente con entusiasmo, serietà e nell’interesse della cultura.