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Ercolano, blitz nei panifici: multe e denunce

Fontana in via 4 novembre ad ErcolanoContinua inesorabile a Ercolano il lavoro delle forze dell’ordine che a suon di vittorie sul campo affermano la presenza dello Stato sul territorio. Nulla è stato lasciato al caso sotto il profilo anche igienico-sanitario come testimoniano i verbali elevati ad attività alimentari per inosservanza delle normative vigenti in materia di vendita e somministrazione del pane. Ammonta a 800 euro la sanzione prevista per chi è sorpreso a vendere pane sfuso, ovvero non avvolto nella apposita confezione a garanzia della provenienza lecita dello stesso. Nel corso delle stesse indagini sono emerse anomalie anche nella scelta della tipologia di legname da utilizzare per la cottura dei prodotti farinacei. La cittadina degli scavi non è nuova a blitz del genere che però sollevano polemiche tra i residenti e gli stessi esercenti. Il fatto “curioso” consiste nel numero di attività contravvenzionate relativo solo alla parte centrale di Ercolano e non alla popolatissima zona nord della città storicamente ricca di attività commerciali operanti nel settore. I residenti pur riponendo massima fiducia nell’operato dell’arma dei carabinieri e delle forze dell’ordine in generale temono probabilmente fuga di notizie da ambienti comunali mirate ad avvertire del pericolo di controlli attività commerciali “amiche”. Come sempre le polemiche accompagnano la quotidianità di una Ercolano troppo avvezza al fai da te e al fatalismo rinunciatario per riporre ancora piena fiducia nell’operato del governo locale. In sintesi l’onesto contribuente ercolanese nei confronti dell’amministrazione comunale sembra porsi questo quesito: chi controlla il controllore? In tanti si augurano possano essere gli uomini della Benemerita in cooperazione con la magistratura unico vero referente istituzionale a cui rivolgersi per ottenere giustizia e insostituibile punto di riferimento per ogni cittadino moderno degno di tale appellativo.

Alfonso Maria Liguori

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