Maldipancia e chiacchiere. Questo, in due parole, il succo di un contrasto politico manifestatosi nel dopo consiglio comunale passato tra Lello De Falco (Progetto per Boscoreale) e Giacomo Tafuro (Uniti per cambiare e altre liste), tra gli indiscussi leader della politica Boschese, da almeno venti anni a questa parte. Il tutto è nato attorno alla discussione incentrata su “Ambiente Reale” la società del comune che gestisce la raccolta differenziata dei rifiuti urbani.
In buona sostanza, De Falco avrebbe sottolineato come gli interventi di Tafuro fossero stata una sorta di ciambella di salvataggio lanciata all’ex sindaco Langella e non avrebbero sottolineato quanti problemi avesse invece provocato ad “Ambiente reale” la sua sindacatura. Ovviamente, Tafuro non ha accettato di buon grado le puntualizzazioni di De falco e avrebbe risposto per le rime. Il tutto, però, è stato ingigantito da “radio piazza” che, come al solito in queste cose “ci mette il cuore”.
Niente firme, dunque, come sosterrebbero le voci malevoli, per fare al sindaco Balzano l’identico sgambetto che i consiglieri di allora (tra questi sono tanti quelli che sono stati rieletti) fecero a Langella, firmando due anni fa la sfiducia e provocando la sua caduta. E, niente rotture. Per adesso. Sia perché, alla fine, Tafuro ha prodotto solo un consigliere (e dunque la sua “potenza di fuoco” è ben ridotta) sia perché De Falco conta su ben due eletti.
A nessuno, perciò, gioverebbe riandare alle elezioni, vista la situazione generale e la disaffezione che i boschesi hanno mostrato anche in quest’ultima tornata. «Chi si potrebbe presentare di nuovo nelle case e nei circoli, e con quale faccia, per sostenere la propria candidatura?» Dicono i soliti bene informati.
Insomma, secondo gli addetti ai lavori, si tratterebbe solo di “chiacchiere” anche se fatte con toni duri, tra due leader che non accettano di essere secondi a nessuno. Resta, tuttavia, che un
chiarimento tra i due, ma anche tra gli altri rappresentanti dei gruppi che sostengono il sindaco Balzano, ci dovrà essere. Così come ci sarà. Il tavolo, difatti, è convocato, almeno formalmente (ma senza ancora una data) per la prossima settimana. Il tutto servirà a far sgonfiare la rabbia e a far ragionare sui fatti e non sulle chiacchiere, tutti gli schieramenti.
Servirà anche, suggeriscono le solite “gole profonde”, che il sindaco mostri tutta la sua capacità di mediazione ma anche la sua fermezza. Una sorta di “bastone e carota”. Per evitare il rischio. I rischi. Per tutti. Ma principalmente per Boscoreale le cui strade sono mal ridotte: buche che si aprono nell’asfalto, basoli che si sollevano dalla sede stradale, pochi progetti per il futuro. E, non tutto va addebitato alla mancanza dell’arrivo di fondi dallo Stato centrale, che il comune va denunciando da mesi.
Marina Elefante