Lo scorso 12 ottobre, verso le 15.00, i poliziotti di Giugliano erano intervenuti per la segnalazione di un’avvenuta rapina in Via Madonna del Pantano. La vittima, un 28enne di Cancello Arnone, aveva riferito che poco prima, mentre era al volante della propria autovettura, era stato affiancato da una Citroen con tre persone a bordo che lo avevano costretto ad accostare mostrando una palina simile a quelle in uso alle forze di polizia. Una volta scesi dall’autovettura, i tre malviventi di cui uno armato di pistola, si erano fatti consegnare il portafogli contenente 400 euro, alcuni assegni bancari e dei documenti. Ottenuto quanto volevano, i tre malviventi erano poi risaliti sulla Citroen ed erano scappati via. La foga di scappare via quanto prima, ma anche le avverse condizioni meteorologiche, avevano fatto sì che l’autovettura finisse fuori strada e si incastrasse dentro un canale per il deflusso delle acque. Senza perdersi d’animo avevano quindi preso l’autovettura della vittima e si erano dati alla fuga.
I poliziotti giunti sul posto avevano quindi sottoposto ad accertamenti la Citroen sulla quale era stato rinvenuto un permesso per invalidi, regolarmente rilasciato dal Comune di Marano, sul cui retro c’era riportato, scritto a penna, il nome di Carratù. L’autovettura era però intestata ad un ex rivenditore non in grado di ricordare o dimostrare a chi l’aveva venduta.
Nel corso delle indagini ed anche grazie al sistema di videosorveglianza che copre il territorio di Giugliano e Comuni limitrofi, è stato scoperto che i tre malviventi avevano anche tentato di rapinare un prostituta ed il suo cliente in zona Ponte Riccio.
I poliziotti si sono pertanto recati presso l’abitazione di Carratù a Marano ma la moglie ha riferito di non vederlo da molto tempo. Le indagini, suffragate anche dal riconoscimento in foto dell’uomo da parte delle due vittime, si sono concentrate sui suoi ultimi spostamenti fino a quando è stato rintracciato a Qualiano, presso un’abitazione di Via Franceschini.
Lorenzo Carratù, già noto alle polizie francesi e spagnole, nonché quella italiana per i suoi numerosi precedenti penali e di polizia, è stato pertanto sottoposto a fermo e subito associato alla Casa Circondariale di Napoli – Pogioreale. Sono in corso le indagini per l’identificazione ed il rintraccio dei due complici.