Introdotta dalla prof.ssa Lucia Stefanelli Cervelli, in presenza del dott. Ermanno Corsi, del Sindaco Carmine Esposito, di allievi della Scuola di Teatro Gregorio Rocco e di un folto pubblico, nell’ambito del 21esimo anno della rassegna “Sant’Anastasia Arte e Spettacolo” si è tenuta la conferenza sul tema: “Le radici delle nuove tradizioni popolari”.
Invitato a parlarne dal direttore della scuola di via P.R. Sorrentino, nonché regista Carmine Giordano, il prof. Ugo Vuoso, direttore Ceic – Centro Etnografico Campano-Istituto di studi storici e antropologici, ha deliziato la sala teatrale con un viaggio nelle radici della cultura popolare, sottolineando la necessità di non perdere la memoria della tradizione orale e ricordare il lavoro di chi ha speso energie proprie per non far disperdere nel tempo gli usi e costumi locali, che hanno notevoli varietà di espressione artistica, come il vasto repertorio campano e mediterraneo. E’ stata una piacevole lezione, che sottolinea la validità dell’impegno degli Enti Locali nel recuperare, rivalutare e tramandare la cultura popolare, nonché delle scuole dell’obbligo, spesso impegnate nelle ricerche sul folklore come attività didattica.
L’intervento del sindaco ha toccato, tra l’altro, il tema del territorio, dei vincoli della cd zona rossa, del conseguente mancato e negato, dalla stessa politica regionale, sviluppo di interi paesi vesuviani e di un popolo che, nonostante le eruzioni del Vesuvio, è sempre tornato a ripopolare queste zone; della sua battaglia sulla zona rossa e sulla necessità di mettere in sicurezza il paese; del valore della cultura tradizionale, religiosa e della vocazione turistica di Sant’Anastasia. “Dobbiamo sottolineare l’importanza della nostra scuola di teatro – dice Carmine Esposito – che è stata fin da subito sostenuta dall’Amministrazione e da me, che ho riconosciuto nel suo operare sul territorio, nel proporre incontri con personaggi di rilievo, nel far nascere nuovi attori, il valore formativo e profondo del percorso teatrale proposto agli allievi, affermatosi ormai nel campo artistico-culturale non solo locale”.
Gli intervenuti hanno poi potuto apprezzare la performance-spettacolo di musica e cultura popolare della nota associazione “A Sunagliera”, diretta da Giovanni Sgammato, che, presentata dal loro giovane allievo nelle vesti di Pulcinella, ha messo in risalto le radici dei canti popolari dei paesi vesuviani, in particolare di Somma e Sant’Anastasia, riscoperti da anni di ricerca e studio e rivalutati sotto aspetti culturali, tradizionali ed artistici con accompagnamenti musicali di chitarre elettriche unite a fisarmonica, nacchere e strumenti tipici dell’epoca.