Conflitto d’interessi in casa Raia: chiuso il capitolo a Somma Vesuviana grazie alla legge “anti-parentopoli”. Una polemica riguardante la consigliera regionale Paola Raia, candidata come sindaco anche alle ultime amministrative di Somma Vesuviana e attualmente leader dell’opposizione.
Al centro della discussione il marito Ciro Brandi, dipendente pubblico di “MetroNapoli spa”, società di trasporti del Comune di Napoli. Il sottoscritto per qualche tempo è stato incaricato presso il consiglio regionale campano presieduto da Angelo Marino.
Un conflitto d’interessi ha dato vita a una delibera, partita dagli uffici di Presidenza del consiglio Regionale della Campania, una sorta di “anti-parentopoli”. Infatti, la normativa restringe ulteriormente il divieto di sancire contratti di lavoro a vario titolo presso i gruppi consiliari a parenti e affini dei consiglieri regionali entro il terzo grado.
Per evitare altri episodi del genere si legge in una nota “è stata ripristinata e confermata la disciplina più restrittiva già precedentemente assunta e poi modificata ai fini dell’adeguamento alla norma nazionale. Tale dispositivo riguarderà i comandi, i distacchi, gli incarichi, le consulenze, le collaborazioni presso tutti i Gruppi consiliari, in modo da evitare tout court ogni possibilità che un parente o un affine entro il terzo grado di un Consigliere regionale possa lavorare, avvantaggiandosi della parentela, a qualunque titolo presso l’istituzione consiliare”.
Giuseppina Coppola