Cinque aspiranti sindaco e almeno altri due “papabili”. Mancano ancora 7 mesi alle elezioni amministrative, ma nella città dei Lattari sono già partite le grandi manovre in vista del rinnovo del Consiglio comunale, dopo la triste e dolorosa fase dello scioglimento per camorra. Spazio alle civiche, che potrebbero fare la parte del leone nella prossima tornata elettorale. E proprio un’alleanza “extra – partiti” potrebbe far ritrovare sotto la stessa bandiera l’ex sindaco Michele Serrapica (centrodestra) e Michele Inserra (candidato sindaco del Pd alle ultime amministrative). Secondo indiscrezioni infatti, i contatti tra le due fazioni politiche sarebbero sempre più fitti e proprio uno dei due potrebbe guidare la nascitura coalizione. E’ in piena attività anche il Pdl, impegnato a costruire il “dopo Patriarca”. Gli esponenti locali aspettano di conoscere l’evoluzione del quadro politico nazionale e, soprattutto, verificare le adesioni alla nuova Forza Italia messa in campo da Silvio Berlusconi. Tra i nomi più gettonati, ci sono l’ex presidente democristiano della Provincia Franco Zagaroli e Francesco Longobardi. Scende in campo anche Sinistra e Libertà, con la candidatura a sindaco (già annunciata) di Biagio Galizia. Sempre nel recinto del centrosinistra inoltre, quale espressione dei movimenti civici, è già in campo la candidatura a sindaco di Elio Coppola, a capo di “Progetto Gragnano”. “Negli ultimi anni abbiamo assistito a un decadimento mortificante della politica locale – afferma -, tra inchieste giudiziarie, scioglimento del Consiglio comunale per infiltrazioni camorristiche e scandali vari. La città di Gragnano non merita di essere amministrata da queste persone e, quindi, speriamo in un cambiamento radicale, lontano da logiche di partito, per far ripartire lo sviluppo della città”. Un altro candidato ufficiale è Francesco Paolo De Rosa, sostenuto da un gruppo di avvocati e professionisti. In campo alle prossime amministrative ci sarà anche il Movimento 5 Stelle, che ha anche aperto una pagina facebook. “Non ci saranno gerarchìe, né tantomeno coordinatori o presidenti – affermano gli attivisti “grillini” -. Con noi, anche l’ultimo arrivato potrà prendere subito parola e decidere”.