Il lavoro propone una modalità nuova di fruizione del patrimonio culturale, legata alla sperimentazione, che permette la possibilità di presentare la storia che ci ha preceduti, il mondo antico, attraverso narrazioni, inter-viste, video-arte, installazioni sonore e altro.
Il documentario raccoglie contributi individuali che si intrecciano tra loro in modo interdisciplinare e multidisciplinare dando una lettura del passato a più livelli. Il progetto di sperimentazione culturale punta sul senso della comunicazione tra noi e l’ambiente che non è solo visiva: in questa realizzazione si narra un ambito archeologico con le percezioni sensoriali. La narrazione senza parole interviene come vero e proprio medium culturale”.