La sede distaccata dell’Ufficio Anagrafe, sita in via Rosanea, dopo un periodo di chiusura e l’effettuazione di lavori per distinguerla dal centro anziani, i cui locali sono adiacenti, riapre al pubblico il martedì e giovedì, ore 9,30-12,30.
Il Comune di Sant’Anastasia con l’intento di offrire agli utenti un servizio più puntuale ed efficace, ha realizzato due anni fa uno sportello decentrato per avvicinare ai cittadini il Servizio Anagrafe, con la creazione di una nuova sede in Via Rosanea, che la settimana prossima riapre migliorata ed in grado di fornire gli stessi servizi erogati nella sede centrale di via S. Francesco: stato di famiglia, residenza, cittadinanza; certificati di stato civile e di matrimonio; iscrizioni anagrafiche; autenticazioni di copie e legalizzazione di fotografia; dichiarazioni sostitutive di atti di notorietà; rilascio carte d’identità; rinnovo dichiarazione dimora abituale cittadini extracomunitari.
“Abbiamo riaperto lo sportello con una novità rispetto al servizio offerto in precedenza – dice Lucia Barra, assessore al decentramento e periferie – perché l’utente ora potrà richiedere quasi tutti i certificati ed ottenerli a vista, come anche il documento di riconoscimento. Questo sportello, che fu inaugurato nel luglio 2011 da quest’amministrazione, ha offerto ed offre alla cittadinanza della zona periferica nota come Ponte di Ferro, negli ultimi anni divenuta molto più popolata, un servizio utile e sentito. Basta considerare che è necessario un mezzo pubblico o proprio per arrivare dalla periferia al centro del paese presso la sede centrale dell’anagrafe, per cui avere un ufficio sul posto è certamente un vantaggio di non poco conto. L’iniziativa fa parte di un progetto più ampio che, oltre alla procedura avviata per la costruzione della nuova chiesa, vedrà nascere accanto alla recente scuola elementare anche una scuola materna. Si tratta di rilanciare e riqualificare i quartieri periferici, parti di un territorio per troppi anni trascurato che meritano di essere migliorati e rappresentare un modello di cambiamento”.