Cosa accade quando un bambino ingrassa?

nutrizioneUn bambino in sovrappeso rischia di essere un adulto in sovrappeso: attenzione quindi alla alimentazione! ci preoccupiamo quando il bambino mangia poco, raramente quando mangia troppo.

Il principale fattore di aumento di peso è rappresentato dall’ipernutrizione. Gli adipociti, i componenti cellulari del tessuto adiposo possono andare incontro a un aumento di numero incontrollato, oltre che di volume come invece accade nell’aumento di peso che si verifica nelle età successive.

Quindi il danno esercitato dall’obesità durante l’età evolutiva è solo parzialmente reversibile nell’età successive, tanto che l’adulto normopeso che era obeso da bambino ha un rischio di morbilità e mortalità più elevato rispetto al normopeso adulto normopeso da bambino.

Tra le conseguenze precoci dell’obesità infantile le più frequenti sono rappresentate da problemi di tipo articolare, di tipo respiratorio, disturbi dell’apparato digerente e purtroppo anche disturbi di carattere psicologico. I bambini obesi, infatti, possono sentirsi a disagio e vergognarsi.

Per quanto riguarda le conseguenze tardive, l’obesità infantile rappresenta un fattore predittivo di obesità nell’età adulta, con tutti i disturbi ad essa correlati come l’ipertensione, il diabete, le patologie cardiovascolari e respiratorie, le dislipidemie, l’osteoartrosi.
L’Educazione ad un’alimentazione corretta:
Evitare l’abitudine a spuntini ipercalorici, favorendo snack di frutta.

Scegliere ad ogni pasta una sola fonte di proteine (carne, uova o formaggio) cercando di evitare la miscela di più fonti. Non obbligare il bambino a mangiare. Abituare il bambino al movimento.

Vincenzo Ciaravolo

Nutrizionista

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Dott. Vincenzo Ciaravolo cell: 3931580402 email: vciaravolo@gmail.com www.nutrizionistaciaravolo.com Biologo nutrizionista laureato presso l'Università degli studi di Napoli Federico II. Laurea magistrale in Biologia, indirizzo Nutrizione Umana. Diploma di Perfezionamento in " La nutrizione ottimale: aspetti teorico pratici". Successivamente ha conseguito l' Abilitazione all'esercizio della professione di biologo n° 068197.Le sue esperienze di ricerca svolte presso il laboratorio di genetica e biologia molecolare della facoltà di Medicina e Chirurgia dell'Università degli studi di Napoli Federico II, hanno interessato la Nutrigenomica; nello specifico lo studio della sensibilità gustativa negli aspetti fenotipici e genotipici in madri e bambini al fine di valutare relazioni tra sensibilità gustativa innata, acquisita e scelte alimentari. ( 2011-2012) La ricerca sulla sensibilità gustativa è avvenuta in collaborazione con il Prof.Luigi Greco, Direttore del Dipartimento di Pediatria-Policlinico Federico II. Ha preso parte a corsi di counseling nutrizionale nei DCA emergenti , medicina estetica e nutrizione: strategie per la gestione, l’attivazione della biogenesi mitocondriale- SNS-SALERNO; le reazioni al glutine: allergia,celiachia, sensibilità al glutine organizzato da: dna medical communications Ha partecipato a corsi sulla "Diagnostica delle reazioni avverse agli alimenti-Metodica Cytotest"; corsi sull'alimentazione nel bambino obeso" (SNS) ; Ha svolto giornate di incontro in numerose associazioni sportive per la valutazione nutrizionale in atleti giovani ed adulti. Ha attivamente partecipato all’iniziativa "Mangia Felix": Giornata cittadina sul mangiare felice, realizzata in collaborazione con : SINU -Società italiana di nutrizione umana sez.Campania, e FIMP Federazione italiana medici pediatri . Ha partecipato ad un ciclo di seminari in Analisi microbiologica di alimenti surgelati e Criteri microbiologici applicabili ai prodotti alimentari. Ha preso parte a corsi di aggiornamento in Igiene degli alimenti e Principi di dietetica . Ha partecipato al X forum nazionale ADOSITALIA. Ha praticato attività ambulatoriale presso il Dipartimento di Pediatria dell'Università Federico II. Attualmente frequenta gli ambulatori di Dietologia della facoltà di Medicina e Chirurgia dell'Università degli studi di Napoli Federico II. ♦ Abstract scientifici. Bitter sensitivity and FOOD CHOICES IN CHILDREN Smarrazzo A, Di Feola M, Di Domenico S, Artesi G, Valente S., Scala M., Amatucci F, Ciaravolo V, Negri R and Greco L- European Laboratory for Food Induced Disease Department of Pediatrics, University of Naples Federico II ( 2011)