La notizia diffusa in queste ore sul presunto coinvolgimento di 42 sindaci, il presidente della Regione, Stefano Caldoro, ed i presidenti delle Province di Napoli e Caserta che sarebbero stati denunciati per i roghi tossici della “Terra dei Fuochi” per ora non trova alcun fondamento per la nostra città.
Tra le amministrazioni finite nel mirino della magistratura ci sarebbe anche Poggiomarino e i titolari delle Amministrazioni che non avrebbero fatto nulla per evitare gli incendi ai cumuli di spazzatura disseminati in strada.
Ma non è così per Poggiomarino e ad intervenire sulla vicenda è il sindaco Leo Annunziata.
“Siamo stati protagonisti del progetto “Città sicura” – spiega il primo cittadino – in collaborazione con la Protezione Civile e abbiamo istituito un numero attivo 24 ore su 24 per lo spegnimento dei roghi. Oltre 200, in due anni, sono state le segnalazioni che hanno permesso ai volontari della Protezione Civile Crystal di intervenire e di evitare che montagne di rifiuti abbandonati diventassero cenere e di conseguenza un pericolo per la salute pubblica. C’è un dossier raccapricciante che abbiamo prodotto: foto ed interventi registrati e che si commentano da soli. Abbiamo inoltre istallato decine di telecamere e chiesto, a più riprese, al Prefetto di Napoli, di essere inseriti nel programma per i finanziamenti “Terra dei Fuochi”, richiesta che però non ha purtroppo avuto seguito”.
La città di Poggiomarino è infatti dotata di un avanzato server digitalizzato con decine di telecamere per il controllo del territorio e in particolar modo di tutte le aeree a rischio e proprio grazie a queste, nei giorni scorsi, è stato possibile far scattare denunce per un trasgressore: aveva seppellito nel proprio fondo agricolo, nei pressi della Longola, cumuli di rifiuti. Sono state le immagini riprese dalle telecamere istallate in via Ceraso a fornire un importante e decisivo contributo ai militari e alla Procura che ha acquisito i filmati.
Nel contempo è stata messa in campo un’attività di censimento di tutte le aree, bonificati terreni che ospitavano in modo illecito muraglie di rifiuti tra amianto e materiale di risulta, ma anche ricambi di auto, pneumatici e molto altro ancora. Discariche abusive a cielo aperto che si sarebbero potute trasformare in pericolosi roghi. Quintali e quintali di rifiuti rimossi dal nostro Ente e per molte di queste zone resiste ancora l’interdizione e il controllo incessante soprattutto grazie al lavoro di pattugliamento e prevenzione da parte degli agenti della Polizia Municipale.
E’ lo stesso sindaco Annunziata poi ad aggiungere: “Vogliamo augurarci che si tratta di una denuncia generica, che non si venga a puntare il dito contro chi quotidianamente è impegnato nella lotta ai rifiuti come il nostro Ente. Tra le denunce non vedo menzionate città dove tutt’oggi i roghi si moltiplicano senza che nessuno intervenga. Poggiomarino non è stata ferma – incalza Annunziata – la nostra amministrazione e la nostra città non possono finire nel mirino di inchieste giudiziarie e mi auguro, proprio perché non siamo stati destinatari di alcuna comunicazione giudiziaria, che si tratti di una mera operazione mediatica che non potrà trovare alcun fondamento in merito all’accertamento qualsivoglia responsabilità dell’Ente. Anzi. Il problema dei rifiuti esiste, – conclude il sindaco – è sotto gli occhi di tutti e non lo nascondiamo, ma l’amministrazione cittadina continua ad impegnarsi e ci auguriamo che tutto questo possa ora solo stimolare chi davvero è competente ad intervenire in maniera massiccia sul problema”.