La pasta fa ingrassare? Miti e leggende sul “piatto forte” degli italiani

Pasta and tomato sauceNegli ultimi tempi nel panorama dietetico internazionale si dibatte sulle modalità di assunzione dei carboidrati. Zuccheri e dieta rappresentano  due fattori  così legati e allo stesso tempo nella pratica alimentare comune inversamente proporzionali. Ad una maggiore voglia di perdere peso e soprattutto in breve tempo corrisponde sempre una maggiore esclusione di pane e pasta dalla nostra alimentazione. Spesso le risposte vengono date in modo approssimativo o si basano su falsi miti, creando più dubbi che verità.

Nel 1982 Jenkins e Wolever avevano descritto l’effetto di un pasto a base di carboidrati complessi a lento utilizzo su quello successivo. La ricerca aveva mostrato come il consumo di carboidrati a lento assorbimento come ad esempio la pasta permetta di controllare meglio la risposta glicemica nei pasti successivi. Il che si traduce con il sopraggiungere in maniera più graduale della sensazione di fame.
Anche il recente studio condotto dai ricercatori dell’Università di Gerusalemme ha mostrato come i pazienti che consumavano la pasta a cena avevano fatto registrare una perdita di peso maggiore, con una evidente riduzione della circonferenza addominale e della massa grassa. Non solo, ma anche livelli migliori di colesterolo e di glucosio nel sangue e una riduzione maggiore del senso di appetito. Certo, non aspettiamoci che solamente mangiando pasta alla sera si possa dimagrire e ottenere la forma fisica desiderata, tuttavia lo studio ha contribuito a sfatare un “falso mito”.

Inoltre è importante sottolineare il ruolo primario dei carboidrati quali fonti energetiche per l’organismo, inoltre dal loro metabolismo non derivano prodotti potenzialmente dannosi come invece accade, ad esempio, con i lipidi e le proteine, sia perchè la presenza di carboidrati permette di risparmiare le proteine corporee e quindi di preservare quella che oggi viene definita la “massa magra”.

Importante è considerare le proteine i mattoni, ed i carboidrati i muratori.

E allora sì alla pasta a pranzo o a cena e sì ai carboidrati durante la dieta; meglio se al dente e se integrali; la pasta cotta al dente avrà  infatti un indice glicemico basso tale da determinare una risposta glicemica tardiva mentre le fibre in essa contenute contribuiranno a ridurre l’assorbimento di zuccheri e grassi.

Quindi nulla è da escludere totalmente quando si è a dieta ma attenzione meglio rispettare porzioni e condimenti!

Vincenzo Ciaravolo

Nutrizionista

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Dott. Vincenzo Ciaravolo cell: 3931580402 email: vciaravolo@gmail.com www.nutrizionistaciaravolo.com Biologo nutrizionista laureato presso l'Università degli studi di Napoli Federico II. Laurea magistrale in Biologia, indirizzo Nutrizione Umana. Diploma di Perfezionamento in " La nutrizione ottimale: aspetti teorico pratici". Successivamente ha conseguito l' Abilitazione all'esercizio della professione di biologo n° 068197.Le sue esperienze di ricerca svolte presso il laboratorio di genetica e biologia molecolare della facoltà di Medicina e Chirurgia dell'Università degli studi di Napoli Federico II, hanno interessato la Nutrigenomica; nello specifico lo studio della sensibilità gustativa negli aspetti fenotipici e genotipici in madri e bambini al fine di valutare relazioni tra sensibilità gustativa innata, acquisita e scelte alimentari. ( 2011-2012) La ricerca sulla sensibilità gustativa è avvenuta in collaborazione con il Prof.Luigi Greco, Direttore del Dipartimento di Pediatria-Policlinico Federico II. Ha preso parte a corsi di counseling nutrizionale nei DCA emergenti , medicina estetica e nutrizione: strategie per la gestione, l’attivazione della biogenesi mitocondriale- SNS-SALERNO; le reazioni al glutine: allergia,celiachia, sensibilità al glutine organizzato da: dna medical communications Ha partecipato a corsi sulla "Diagnostica delle reazioni avverse agli alimenti-Metodica Cytotest"; corsi sull'alimentazione nel bambino obeso" (SNS) ; Ha svolto giornate di incontro in numerose associazioni sportive per la valutazione nutrizionale in atleti giovani ed adulti. Ha attivamente partecipato all’iniziativa "Mangia Felix": Giornata cittadina sul mangiare felice, realizzata in collaborazione con : SINU -Società italiana di nutrizione umana sez.Campania, e FIMP Federazione italiana medici pediatri . Ha partecipato ad un ciclo di seminari in Analisi microbiologica di alimenti surgelati e Criteri microbiologici applicabili ai prodotti alimentari. Ha preso parte a corsi di aggiornamento in Igiene degli alimenti e Principi di dietetica . Ha partecipato al X forum nazionale ADOSITALIA. Ha praticato attività ambulatoriale presso il Dipartimento di Pediatria dell'Università Federico II. Attualmente frequenta gli ambulatori di Dietologia della facoltà di Medicina e Chirurgia dell'Università degli studi di Napoli Federico II. ♦ Abstract scientifici. Bitter sensitivity and FOOD CHOICES IN CHILDREN Smarrazzo A, Di Feola M, Di Domenico S, Artesi G, Valente S., Scala M., Amatucci F, Ciaravolo V, Negri R and Greco L- European Laboratory for Food Induced Disease Department of Pediatrics, University of Naples Federico II ( 2011)