Nello scorso mese di settembre ci eravamo già occupati di alcune truffe telefoniche che, con la promessa di un premio, collegano in modo automatico gli ignari utenti a linee a pagamento a carico del destinatario dove all’altro capo del ricevitore vi sono operatori pronti a raccogliere ogni genere di informazione personale che riescono ad estorcere.
Stavolta la minaccia viene dal web e si sta velocemente diffondendo tramite messaggi di posta elettronica. Le e-mail incriminate risultano inviate da account fasulli che hanno preso il nome dell’azienda Poste Italiane e sono sapientemente costruite con tanto di banner della stessa società incollati un po’ a caso tra testi di questo genere: “Gentile Cliente, Abbiamo ricevuto una segnalazione di accredito di Euro 137,25 EUR da UFFICIO POSTALE 47. L’accredito è stato temporaneamente bloccato a causa dell incongruenza dei suoi dati, potrà ora verificare i suoi dati e al ricevimento di essi, entro 48 ore le accrediteremo la somma sul suo conto postale. Cordiali Saluti, Poste Italiene.”
Ad accompagnare a tutto ciò, la presenza di un link che rimanda ad un finto sito di Poste Italiane per raccogliere i dati personali dei conti postali di chiunque clicchi su di esso per riuscire a rubare le identità altrui ed impossessarsi più facilmente di informazioni che possano permettere di trafugare quanti più conti on-line possibili.
Negli ultimi mesi sono state numerose le segnalazioni di persone che in tutta Italia sono state truffate dalle finte segnalazioni di accredito, recentemente anche in Campania il fenomeno è in rapida crescita. Le e-mail vengono inviate a caso ed i truffatori informatici mettono a punto sempre nuovi stratagemmi per mettere nel sacco sempre più persone. Di solito le notifiche di accredito sono sempre di importi relativamente bassi proprio per non destare clamore ed imbrogliare più facilmente persone di diverse fasce sociali, età e territorio.
Gli accorgimenti per proteggere i propri dati ed i propri risparmi dagli hacker informatici sono pochi, ma estremamente utili:
-se non siete intestatari di alcun conto, in questo caso quello di Poste Italiane, potete già considerare più che sospetto il messaggio ricevuto;
-controllate accuratamente l’indirizzo e-mail del mittente, indirizzi come sicurezzap@postepay.it, service@e.bpoI.it, spam@diimon.vps.websupport.sk o simili chiaramente non appartengono a Poste Italiane;
-non fidatevi dei marchi incollati come immagini nel testo del messaggio o nei finti siti costruiti ad hoc, questi non rappresentano alcuna garanzia di affidabilità;
-leggete sempre il testo integrale del messaggio ricevuto dato che gli inganni possono essere facilmente smascherati dalla presenza di errori ortografici che non hanno ragione d’esistere in una comunicazione ufficiale, “Cordiali Saluti, Poste Italiene”, come nell’esempio di testo riportato, non è un saluto da una qualche filiale barese, ma è un chiaro segnale che mina seriamente l’autenticità della comunicazione ricevuta.
Seguendo questi utili consigli e mostrando quel pizzico di diffidenza che non guasta mai eviterete ‘bidoni’ e inutili problemi.
Raffaele Cirillo