“A seguito delle numerose segnalazioni di cittadini, imprenditori e operatori turistici, abbiamo avviato delle verifiche per rilevare eventuali irregolarità nello sfruttamento del nome di Sorrento”.
Giuseppe Stinga, vice sindaco di Sorrento con delega al Marketing Territoriale, interviene nel caso sollevato dalla commercializzazione, in occasione delle prossime festività natalizie, da parte dell’azienda Bauli, di un dolce a base di crema al limone denominato “Sorrento”.
“Il limone di Sorrento, tra l’altro, gode del marchio Igp, su cui vigila un consorzio di tutela – aggiunge Stinga – Si tratta di un fiore all’occhiello della produzione agroalimentare territoriale della penisola sorrentina al quale, anche se non in maniera esplicita, il messaggio pubblicitario sembra rimandare”.
Stinga ha annunciato di avere affidato anche all’Ufficio legale del Comune di Sorrento l’incarico di esprimere un parere sulla vicenda “e in particolare – conclude – su eventuali inosservanze del decreto legislativo numero 297 del 2004, relativo alle sanzioni a protezione delle indicazioni geografiche e delle denominazioni di origine dei prodotti agricoli e alimentari”.